The Lyst index Q3 2023: la classifica dei brand moda più cercati in internet.
Qualche giorno fa è stata resa nota la celebre classifica di Lyst. La lista che indica i brand e i prodotti più ricercati nel terzo trimestre del 2023. Ma cos’è Lyst e come mai è così importane per il mercato della moda? Nato nel 2010, Lyst presenta le caratteristiche di un grande e-commerce che mette a disposizione dei propri clienti circa otto milioni di prodotti e quasi ventimila brand e rivenditori. La struttura principale del sito è semplice e lineare. I capi e gli accessori sono divisi per categorie e non mancano suggerimenti per stili, tendenze e must-have stagionali.
Ciò che differenzia Lyst dagli altri e-commerce? È il suo algoritmo a fare la differenza, realizzato appositamente da ingegneri e data scientist, che si presenta simile a quello di TikTok. Lyst, infatti, assimila tutte le ricerche effettuate da ogni singolo visitatore al quale, successivamente, verranno suggeriti prodotti simili a quelli desiderati in base alla categoria, allo stile e al prezzo. Grazie a queste informazioni il sito è in grado di riconoscere i gusti dei propri clienti i quali vengono fidelizzati più facilmente. Da questa strategia di vendita e da una ricerca che si estende anche sui social nasce la classifica The LYST Index, pubblicata ogni tre mesi.
“It’s Miu Miu moment” si legge nella pagina di Lyst che analizza la classifica del terzo trimestre del 2023. Per la prima volta in treanta anni nella storia del brand infatti, Miu Miu è al primo posto della Lyst index. Seguono Loewe, che scende di una posizione, Prada, Bottega Veneta e a chiudere la top5 ritroviamo Versace.
Quattro posizioni su cinque sono occupate da brand che rappresentano a pieno un macro trend, ovvero il quiet luxury. Ampiamente anticipato da diverse stagioni, ha scosso non solo il mercato ma anche gli equilibri dei grandi gruppi, proprietari dei brand di moda. Il quiet luxury, è la pulizia formale che rifiuta il massimalismo decorativo arrivando ad una sintesi stilistica, che si riflette sulle linee semplici di un guardaroba essenziale.
Miu Miu si dimostra il brand più rappresentativo di questa nuova ondata di minimalismo estetico. Non solo nei prodotti presentati in passerella, come la nuova “it bag” Arcadie, ma anche nella nuova strategia di comunicazione, chiara, concisa e diretta. I dati parlano chiaro: più di 220milioni di visualizzazioni grazie ai contenuti di TikTok e le ricerche del cardigan Logo sono aumentate del 44% rispetto al trimestre precedente. La campagna, firmata dallo styling crudo e terreno di Lotta Volkova, con protagoniste Emma Corrin, Ethel Cain e Zaya Wade ha avuto un impatto enorme sulle vendite. Le “sciure” spettinate, prive di make-up e con lo sguardo distante, evocano un’immaginario bourgeoise che ha stregato definitivamente il mercato mondiale.
Anche Loewe gode di ottima salute grazie al lancio della nuova Squeeze bag e alla campagna FW 23/24. Protagonisti della nuova ADV sono: Taylor Russell, musa del brand, Tang Wei & Jamie Dornan. Le silhouette insolite e i materiali ricercati creano un’estetica dal carattere forte e deciso. Un design che non ricade mai nell’eccesso della forma e promuove un tipo di minimalismo naïf e desiderabile.
Pioniera dello stile formale, delle linee crude, espressione degli uffici asettici della Milano anni Novanta, Prada chiude la top3. Affermandosi, ancora una volta, come uno dei brand più capaci di raccontare il presente, con un passo sempre avanti rispetto ai propri competitor.
Segue il dinamismo silenzioso della direzione di Matthieu Blazy da Bottega Veneta, sempre più in salita. L’eccellenza dell’artigianalità italiana è continuamente celebrata grazie ad un lavoro di sintesi formale che mette in primo piano i capi presentati in passerella che sussurrano un lusso estremo ma mai caricato da loghi o decorazioni superflue. La cura dei dettagli fa acquisire ad ogni capo o accessorio un valore perpetuo che lo rende unico rispetto alle altre proposte che si trovano sul mercato.
Nel resto della classifica spiccano, per correlazione estetica alle prime posizioni, Saint Laurent, il nuovo Burberry di Daniel Lee e al suo debutto, in ventesima posizione, il minimalismo rinnovato di Ferragamo.
Il trambusto in casa Gucci, in continua discesa, fa stabilire il brand ad una tiepida dodicesima posizione. Riuscirà dunque, la nuova direzione di Sabato De Sarno, che abbraccia con piacere lo stile pulito ed essenziale, a portare il brand “ancora” alle prime posizioni?
La moda, che è in continuo divenire, non ci garantirà mai certezze matematiche, ma il dato certo è che per questa stagione vedremo sempre più sussurri di lusso ancorato alla realtà, all’artigianalità e alla semplicità. Si va verso scelte di acquisto che rappresentano un vero e proprio investimento. Il minimalismo austero tipico degli anni Novanta è sempre più presente. Helmut Lang sotto la direzione di Peter Do è di nuovo sotto i riflettori. Phoebe Philo, il 30 ottobre, ritornerà ufficialmente a smuovere gli equilibri della moda.