K-Pop: il fenomeno che ha conquistato il mondo e ha sedotto i brand del lusso.

Dalla scuola di musica al palcoscenico del mondo, l’incredibile viaggio degli Idol coreani, artisti multitalentuosi, icone di stile e messaggeri di cultura, verso la fama e la moda internazionale.

Hanni for Armani

K-Pop mania, di che cosa si tratta?

Il K-Pop, abbreviazione di “musica pop coreana”, è diventato un fenomeno culturale globale che ha catturato l’attenzione di milioni di fan in tutto il mondo, emergendo sin dall’inizio degli anni 2000 con gruppi come i leggendari BIGBANG e le Wonder Girls. Ma è stato grazie al successo di gruppi come BTS, BLACKPINK, EXO, STRAY KIDS e molti altri che il K-Pop ha raggiunto nuove vette di popolarità internazionale.

Il Pop coreano è noto per la sua produzione di alta qualità, coreografie spettacolari e video musicali visivamente accattivanti. Tuttavia, è la passione e la dedizione dei cantanti di K-Pop a distinguere il genere, perchè non è un fenomeno che è sorto spontaneamente, ma è il risultato di una preparazione meticolosa. 

Jung Kook for Calvin Klein

Le scuole di formazione degli Idol del K-Pop

Gli aspiranti Idol, come vengono chiamati i cantanti di K-Pop, sono spesso selezionati in giovane età attraverso audizioni competitive e si sottopongono quindi a un addestramento intensivo in scuole specializzate in musica e danza. Queste scuole fungono da incubatori per il talento emergente, fornendo una formazione completa che abbraccia la musica, la danza, la recitazione e molto altro. Le scuole di formazione del K-Pop sono rinomate per la loro rigorosa preparazione multidisciplinare. Gli aspiranti Idol trascorrono ore interminabili ogni giorno ad affinare le loro abilità vocali e imparare complesse coreografie di danza. Tuttavia, non si tratta solo di abilità tecniche; questi studenti vengono formati anche nella gestione della fama, nell’etichetta e nell’arte di intrattenere il pubblico.

Harin for Dior

K-Pop e moda: una symbiosis perfetta

Una delle ragioni per il successo del K-Pop è la sua attenzione al dettaglio e all’estetica visiva. Questo non si limita solo ai video musicali, ma si estende anche all’influenza che hanno sui grandi brand di abbigliamento.

L’immagine degli artisti di questo genere è caratterizzata dalla fluidità e dalla mancanza di conformità ai tradizionali stereotipi di genere. È un mondo in cui l’abbigliamento, il trucco e l’hairstyling sono utilizzati come mezzi di espressione personale, senza limiti imposti dalla concezione tradizionale di maschile o femminile.

I grandi brand di moda hanno riconosciuto l’opportunità di collaborare con le star del K-Pop per promuovere i loro prodotti. Queste collaborazioni non solo aumentano la visibilità dei marchi, ma offrono anche ai fan la possibilità di indossare lo stesso stile delle loro star preferite. Milano, con la sua Milano Fashion Week, è diventata un terreno fertile per l’espressione di questa moda genderless. I designer emergenti stanno difendendo a spada tratta questa tendenza, contribuendo a farla crescere nel panorama italiano. Ma il fascino della K-Pop non si limita allo stile. Le nuove generazioni, soprattutto i millennial e la Gen Z, sono affascinate non solo dall’estetica genderless, ma anche dalla cultura degli idoli coreani. Questa attrazione ha spinto i grandi nomi della moda italiana a cercare modi per catturare l’attenzione di questo pubblico giovane e influente. La presenza delle case di moda su TikTok è un segno evidente di questa tendenza. 

Tuttavia, la scelta di puntare sulla Corea del Sud come centro della moda non è casuale. La Cina, il principale mercato di lusso al mondo, è stata afflitta da una serie di sfide a partire dallo scoppio della pandemia di COVID-19. Le boutique sono rimaste chiuse, lo shopping online è rallentato, e gli eventi di moda sono stati rimandati. La Corea del Sud è emersa come un’alternativa attraente per i marchi di moda internazionali. Nel 2021, Louis Vuitton e nel 2022 Dior hanno sfilato a Seoul, capitalizzando su questa crescente popolarità. Un elemento chiave di questa strategia è la scelta di ambassador coreani. 

Jeno for Ferragamo

L’Influenza dei Cantanti K-Pop

I marchi di moda italiani e internazionali hanno iniziato a collaborare con celebrità K-Pop per promuovere i loro prodotti e stabilire una presenza duratura sul mercato asiatico.

Infatti molti idol sono diventati ambassador di marchi di moda, portando avanti messaggi di inclusione e diversità. Inoltre, il pop coreano è spesso associato a concetti di autostima e autoespressione, incoraggiando i giovani a essere se stessi. Questo messaggio di positività ha reso gli artisti di questo genere musicale modelli per i giovani di tutto il mondo.

Basti pensare a brand come Versace, il quale ha scelto come volto promozionale Hyunjin, membro di uno dei gruppi più di successo degli ultimi tempi, gli STRAY KIDS. Oppure un altro gruppo K-Pop tutto al femminile è chiamato Blackpink, formato da quattro ragazze iper talentuose che hanno avuto l’onore e anche il titolo di esser state le prime cantanti coreane ad essersi esibite al Coachella. Ogni componente del gruppo ha il suo brand di riferimento con cui collaborano da molti anni: Jennie Kim con Chanel, Lisa con Bulgari e Cèline, Jisoo con Dior e infine Rosè con Tiffany & Co e Saint Laurent.

Gucci ha scelto Hanni del gruppo Newjeans come testimonial, e recentemente, Dior ha annunciato che Jimin, icona del gruppo BTS, rappresenterà il marchio in Corea. Questi ambassador incanalano lo spirito dei marchi e contribuiscono a creare una connessione più profonda con il pubblico coreano. Ma la tendenza non si ferma qui. I BTS, uno dei gruppi K-Pop più famosi al mondo, contano sette membri, e SUGA è diventato ambassador di Valentino. Questa collaborazione porta avanti il messaggio di “Different Values” (DIVAS) della casa di moda, celebrando l’autenticità, l’evoluzione degli ideali e la diversità.

Durante l’ultima fashion week, infatti, le grandi città della moda sono state invase dagli artisti sud coreani. Da i brand più istituzionali come Fendi, Prada, Boss e Tod’s, a marchi emergenti come Onitsuka Tiger, rappresentato dal maknae (in coreano, “il più giovane”) del gruppo GOT7, il front row era occupato dai grandi artisti del K-Pop.

Fondazione Prada in particolare, in occasione della sfilata SS24, è stata presa d’assalto dal fandom degli Enhypen, che hanno annunciato, la loro presenza allo show di Prada, attraverso le loro storie su Instagram, utilizzando l’hashtag #PradaxEnhypen. E non è stata l’unica manifestazione di entusiasmo, perché anche fuori dall’Armani Silos non sono mancati i fan in delirio, infatti tra gli invitati alla sfilata di Re Giorgio si sono visti anche i membri della boy band Ini. Armani, quindi è l’esempio lampante di come un brand con fondamenta solide, voglia aprire i propri orizzonti verso un mercato inesplorato.

Jennie for Calvin Klein

Un fenomeno culturale globale

Il pop coreano ha catturato l’immaginazione dei giovani grazie a una combinazione di musica di alta qualità. Spettacoli visivamente appaganti, coinvolgimento dei fan e una strategia di globalizzazione ben congegnata. K-Pop è molto più di un semplice genere musicale; è un fenomeno culturale che ha conquistato il mondo grazie alla sua musica coinvolgente, alla moda innovativa e alle personalità carismatiche dei suoi Idol. Questi artisti non sono solo cantanti e ballerini talentuosi ma anche influenti figure di riferimento per la moda e l’autoespressione. Il K-Pop rappresenta un ponte tra la cultura coreana e il mondo, dimostrando che la musica e la moda possono superare le barriere culturali e unire le persone a prescindere dalla propria provenienza.

Won Ho for Calvin Klein
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Ott 12, 2023

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