La vita di una figura perno della moda, arte e cultura italiana raccontata da Louise Baring
Ridurre la poliedricità di un personaggio come quello di Carla Sozzani a uno solo dei tanti interessi che hanno animato la sua vita e carriera è impossibile. Stylist, redattrice, gallerista, editrice, collezionista. Carla Sozzani è stata una delle figure più eclettiche nel panorama italiano della moda, ma anche dell’arte e del design. La sua biografia ci viene raccontata nel volume “Carla Sozzani, Arte Vita Moda” di Louise Baring, edito da Ippocampo. La pubblicazione è in vendita nelle librerie dal 14 novembre di quest’anno. Un libro che ci racconta la vita di Sozzani attraverso il personalissimo punto di vista della protagonista stessa, della quale vengono riportate numerosissime citazioni, tra aneddoti e racconti sinceri, come quello del rapporto con la sorella Franca, sorellanza ma anche vera e propria amicizia.
Gli anni della Swinging London: un nuovo stile riflette una crescente indipendenza di pensiero
Quella di Carla è una storia che parte con la graduale acquisizione dell’ indipendenza rispetto alla famiglia. Nasce nel 1947 a Mantova, città di cui è molto orgogliosa per la sua storia densa di cultura, in una tipica famiglia borghese. Nonostante il destino sia già segnato per lei e Franca – matrimonio borghese e figli- le sorelle Sozzani dimostrano fin da giovanissime di volersi scegliere la strada da sole. Durante gli studi in Lingue straniere alla Bocconi, Carla inizia a frequentare la Swinging London. Sono gli anni del Bazaar di Mary Quant e della nascita dello stile bohémien e hippie, ed è proprio qui che Carla impara a farsi l’occhio per la moda. Londra è anche il luogo in cui conosce il suo primo amore, Dino Panizzo, un conoscente del padre più grande di lei di 25 anni e già sposato.
L’amore per Dino, da lei soprannominato “Mr. Fiat”, sarà oggetto di una lite furiosa con Franca, perché anche la sorella si innamorerà di lui. La Swinging London ha un ruolo cruciale nel definire una svolta nello stile di Carla, che dall’indossare abiti di seta e chiffon ricamati passa a tailleur che le valgono una sospensione dalla Bocconi. “Carla arrivò a Londra indossando calze, reggicalze, reggiseno e sottoveste e tornò a Milano in minigonna, collant e maglioncino aderente” scrive Baring.
Dalla moda all’arte, e oltre
La crescente passione di Carla per la moda trova sbocco nella sua collaborazione con la testata trimestrale Chérie Moda, di Edizioni Moderne Internazionali (proprietà della famiglia Pietraccini). Inizia a lavorare presso Chérie Moda per tenersi occupata nel periodo delle rivolte studentesche, perché a lei la politica non interessa. Qui muove i suoi primi passi come redattrice e come stylist, fino a iniziare a seguire le sfilate di Haute Couture e infine diventare direttrice responsabile della testata. Da questo momento la vita di Carla è segnata da un turbinio di esperienze, ispirazioni, conoscenze e amicizie con fotografi e designer, tra cui indimenticabile è quella con Azzedine Alaïa (“Un’amicizia per la vita”).
I suoi interessi spaziano dalla moda alla creazione di luoghi espositivi come lo Spazio fondato con il designer Romeo Gigli. In questo poste venivano presentate le sue collezioni e quelle di altri stilisti. L’intelletto vivo di Carla la spinge poi verso l’arte, con l’incontro con il futuro compagno di vita Kris Ruhs e la fondazione della Galleria Carla Sozzani. Inaugurata nel 1990, la Galleria sorgeva “di fianco a un’officina, in un cortile che puzzava di benzina e olio dei motori”. Qui vennero esposte le opere di artisti del XX secolo come August Sander, maestri della fotografia di moda come Helmut Newton, ma anche mostre di architettura e design.
Carla continua a sperimentare, prima con l’apertura della sua casa editrice nel 1988 e poi con il progetto collettivo NN Studio. Fino ad arrivare alla nascita di 10 Corso Como, che rappresenta il primo concept store. Come ha notato Cathy Haryn sul New York Times (26 agosto 2006), qui i clienti non comprano le collezioni di questo o quel brand. In 10 Corso Como quello che viene venduto è “il punto di vista Sozzani su queste collezioni”.
Arte Vita Moda: un trittico inscindibile
E ancora oggi Carla, inarrestabile, continua a reinventarsi e stavolta si lancia nell’insegnamento. Nell’ambito della sua Fondazione con sede a Milano (ne esiste un’altra a Parigi) è partita l’Accademia Sozzani. Quest’autunno si sono tenuti i primi due corsi, in fotografia e in moda a 360 gradi.
“Carla Sozzani è una delle donne più importanti nella storia della moda” sentenziò Alaïa. “Anche la moda ha la sua storia, nel corso della quale c’è chi resta e chi scompare. Carla resterà. La sua visione non riguarda solo la moda, ma abbraccia anche il design, l’arte, la vita e la cultura”. E in effetti Arte Vita Moda pare essere un trittico inscindibile nel racconto della sua storia fino ad oggi.
Cover photo ©Kris Ruhs, courtesy Fondazione Sozzani.