Maria Grazia Chiuri, Direttrice artistica delle linee donna Dior, ha progettato il prêt-à-porter 2024 a partire da una riflessione sul senso dell’attuale. Un presente in cui passato e futuro devono convivere simultaneamente.
Sono le streghe l’ispirazione di Maria Grazia Chiuri per il ready-to-wear Dior primavera-estate 2024. Partendo da una riflessione sul significato del presente, dove passato e futuro devono coesistere contemporaneamente, il Direttore Creativo continua così a esplorare il legame tra femminilità e femminismo.
Ed è così, che le streghe, figure enigmatiche e affascinanti, praticanti di arti magiche, spesso associate alla guarigione e alla conoscenza degli ingredienti naturali, diventano un veicolo per combattere il patriarcato, ancora radicato nella nostra società, e rivendicare la propria libertà, proprio grazie alla moda.
In ogni look si delinea una silhouette architettonica.
Alcuni tessuti richiamano una materialità che ricorda le opere dell’artista italiano Alberto Burri. Strappi, lacerazioni e bruciature non sono semplici difetti, ma elementi costitutivi e performativi delle creazioni Dior. Questa è una dichiarazione audace: le imperfezioni non dovrebbero essere nascoste, ma celebrate.
Gli abiti richiamano uno stile medievale, tipico delle streghe, ed è visibile nella maglia metallica leggerissima.
Abiti lunghi trasparenti e impreziositi da rouche si alternano a maxi gonne a ruote, abbinate a camicie over stile maschile.
La Chiuri attinge all’archivio storico della maison è ripropone in chiave moderna leggere giacche Bar. Ad essere riproposta è anche una scollatura d’archivio asimmetrica, ideata alla fine degli anni Quaranta da Christian Dior.
L’iconico abito “Abandon”, ovvero l’abito da pomeriggio in faille di seta nera, dalla collezione autunno-inverno 1948/1949 di Christian Dior, viene oggi riproposto dalla Chiuri in differenti version che spaziano da una versione romantica ad una più gotica.
Le fasi lunari, i soli che raccontano le stagioni, le erbe medicinali, gli animali fantastici diventano stampe e in alcuni casi ricamo, che impreziosiscono i capi. L’iconico millefiori Dior diventa un motivo dark, una contrastata radiografia floreale.
Tessuti pregiati si affianca il denim, in una versione effetto bruciato, quasi a rievocare tutte quelle donne che vennero messe al rogo per il loro atteggiamento ribelle.
La palette colori spazia dal bianco al nero, fino ai toni della cenere, della camomilla e del filtro d’amore.
La collezione primavera-estate 2024 di Dior è stata svelata nel cuore di una scenografia immersiva, un progetto impegnato appositamente ideato e disegnato da Elena Bellantoni. NOT HER è il titolo dell’opera di Elena Bellantoni che continua nell’oggi quel no a tutti gli stereotipi che costringono la donna dentro confini predefiniti. La video installazione, che occupa tutte le pareti della scenografia dello show, usa il dispositivo analogico Split Flap: si susseguono figure femminili (l’artista stessa) rielaborate da Bellantoni, in chiave pop, seguendo gli immaginari della pubblicità sessista e frasi che diventano contrappunto a rispondere allo stereotipo dominante: “non è lei, lei non è più tutto questo”.
Un’affascinante energia collettiva che restituisce l’idea che il rapporto corpo/abito sia calato nel contesto dei tempi.
Photo courtesy Dior.