Una pura formalità

Il bagno pubblico come luogo di introspezione: tra riflessione intima e critica sociale

A sole 48 ore dalla sfilata di Valentino ancora una volta la visione onirica di Alessandro Michele divide e confonde, inferocisce e fa riflettere. Al di là delle critiche di chi osanna il genio creativo di Alessandro o lo accusa di voler distruggere Valentino, questa volta è il bagno,  location deputata ad accogliere la collezione autunno-inverno 2025, che induce ad un’intima riflessione. Ed è stata proprio questa riflessione che mi ha spinto a trasformare quello che solitamente è il mio editoriale in una rubrica. Sarà uno spazio senza una caduta temporale regolare. Uno spazio dove nessuno ha la pretesa di insegnare nulla a nessuno. Sarà solo un luogo virtuale dove idee e pensieri prendono forma in uno scambio libero di opinioni. 

Come Michele stesso svela attraverso le parole affidate al  comunicato stampa il bagno pubblico è «un contro-luogo che neutralizza e sospende il dualismo tra interno ed esterno, tra ciò che è intimo e ciò che è esposto, tra il personale e collettivo».

Così se per il designer romano il bagno diviene il posto in cui tutti siamo uguali, spogliati di ogni maschera e sovrastruttura che ci viene brutalmente imposta dalla società e in un certo senso dalla moda, che attraverso gli abiti ci fornisce l’illusione di essere unici, per tanti il bagno pubblico diviene un nostalgico ricordo, in cui in una giovinezza ormai sfiorita, si sono sono consumati amori di una notte e drammi di una vita.

Boudoir ideale dove consumare la passione fugace di un amante o refugium peccatorum che custodisce gelosamente un fragile segreto perpetuato dal tempo. Il bagno oggi è al centro di un’aspra critica e profonda meditazione.

D’altronde se ci pensiamo questo luogo da sempre in qualche modo ha segnato la nostra cultura. Basta pensare a quando, un tempo, fungeva da luogo ideale per gli incontri clandestini, in una comunità gay che doveva nascondersi. E così sconosciuti che si ritrovano in un locale potevano donarsi reciproco piacere fra le quattro mura di questo ambiente, che poeticamente diventava alcova e sigillo di un  erotismo decadente.

Ma da una visione più  romantica potremmo spostarci a quella più grottesca di un bagno pubblico di una stazione. Così nella nostra mente non trovano più spazio romantici pensieri, ma si fa largo il puzzo di piscio e lo sguardo di sconosciuti che forse mai più vedremo. O potremmo pensare al bagno delle delle palestre. Un luogo dove l’odore di sudore si mescola al vapore sulfureo delle docce e ai profumi virili dei bagno schiuma, dove i pensieri più disparati prendono vita e si mescolano alla quotidianità. 

Ma potremmo ancora pensare alle lunghe file per entrarvi, e a tutti gli attimi che si consumano in quegli instanti. O potremmo pensare a quei bagni che diventano dei veri e propri vessilli architettonici di estrema bellezza e raffinato design. O ancora potremmo ricordarlo come una camera segreta in cui dibattere di pensieri filosofici e politici. Insomma la toilette, per chiamarlo alla francese, pare svelare che contiene più profondità nella sua superficie di quanto potremmo credere. 

Probabilmente il bagno pubblico fa parte della nostra vita più di quanto noi abbiamo mai pensato. Che si tratti di pura nostalgia che ci riporta indietro nei ricordi o forse siamo alla ricerca della sublimazione dello straordinario in qualcosa di apparentemente semplice e alla portata di tutti?

Che la rivoluzione culturale, che tanto stiamo aspettando, possa passare dalle mattonelle bianche di un bagno pubblico finemente decorate con annunci erotici  e stikers divertenti? Questo lo potremo scoprire solo con il tempo. Ma al momento fermiamoci a riflettere su cosa rappresenta per noi questo luogo. Lasciamo affiorare i ricordi che questo posto tanto comune ma tanto insolito lascia emergere nei nostri pensieri. 

Share

Mar 11, 2025

  • DISCOVER MORE
  • /
  • DISCOVER MORE
  • /
  • DISCOVER MORE
  • /
  • DISCOVER MORE
  • /
  • DISCOVER MORE
  • /
  • DISCOVER MORE
  • /
  • DISCOVER MORE
  • /
  • DISCOVER MORE
  • /

DISCOVER MORE

DISCOVER MORE