L’epidemia del vintage e del second-hand continua a prendere piede, e arriva anche sotto l’albero di Natale
È una vera e propria vintage fever quella che si sta diffondendo tra i giovani appassionati del fashion. Non più mercato di nicchia, il second-hand nella moda oggi vale circa 120miliardi di dollari. Senza considerare le possibilità di crescita: secondo il Resale Report di Thred Up entro il 2028 il mercato globale del second-hand raggiungerà i 350milioni di dollari. Tra i più appassionati di moda vintage ci sono i giovanissimi della GenZ e gli Young Millennials. A fronte di una media nazionale del 60%, oltre il 90% dei ragazzi in queste fasce d’età dichiara di praticare la compravendita dell’usato.
Un Natale all’insegna del pre-loved
Il mercato del pre-loved si sta diffondendo al punto di essere ormai valutato come una valida risorsa anche per la caccia ai regali di Natale. Subito, leader in Italia per comprare e vendere second-hand, ha realizzato una survey tra i suoi utenti di età tra 18 e 34 anni. I risultati dell’inchiesta riportano che il 49% degli intervistati prende in considerazione l’idea di acquistare regali second hand. Si evidenzia inoltre come l’ipotesi di ricevere articoli pre-loved in regalo abbia una connotazione positiva.Il 54% la considera come un’occasione per mettere le mani su un qualcosa di introvabile, che si desidera da tempo.
Secondo i dati forniti da Subito, relativi ai primi sei mesi dell’anno, nella top five delle ricerche in “Abbigliamento e accessori” troviamo orologi, borse, scarpe, abbigliamento e gioielli. Per quanto riguarda la categoria “Arredamento e casalinghi” compaiono tra i più cercati i termini “armadio”, “divano”, “tavolo”, “letto”, “sedia”. All’interno di queste ricerche, molti utenti prediligono prodotti second-hand.
«Le ricerche degli utenti su Subito riflettono sicuramente un’evoluzione nei comportamenti d’acquisto, sempre focalizzati su comodità e risparmio ma anche su sostenibilità e coolness della scelta di acquisto pre-loved. La nostra piattaforma continua ad essere punto di riferimento per soddisfare ogni esigenza della nostra community, dai pezzi più basici e funzionali a vere e proprie chicche di design, pezzi fuori produzione o d’epoca, che hanno visto nella categoria “Arredamento e Casalinghi” oltre 11milioni di ricerche solo nei primi sei mesi del 2024». – commenta Silvia Campanella, Head of Communications & Sustainability di Subito.
«Tra le 38 categorie di Subito anche “Abbigliamento e accessori” è uno dei nostri pilastri, in cui scovare accessori limited edition e pezzi vintage originali. Il numero di ricerche, insieme al fatto che questa categoria è al secondo posto per numero di transazioni effettuate, dimostrano quanto le persone si affidino a Subito per trovare ciò che cercano, mettendo la second hand al primo posto come scelta d’acquisto consapevole, sostenibile e smart».
Perché il vintage piace così tanto ai giovani
Ma quali sono le motivazioni dietro a questa crescente passione per il mercato dell’usato? Senza dubbio un fattore importante riguarda i costi, decisamente ridotti rispetto a quelli dei prodotti nuovi. Nel settore della moda si è infatti assistito a un costante aumento dei costi dei prodotti negli ultimi anni. Di conseguenza, l’idea di trovare capi e accessori a prezzi spesso più abbordabili esercita una certa attrazione sui consumatori. Si tratta di un aspetto che riguarda anche i prodotti luxury pre-loved. I costi di questi prodotti, sebbene siano sempre elevati, sono comunque più ragionevoli rispetto a quelli di molti capi acquistati nuovi.
Il mercato del vintage si pone inoltre in opposizione alla diffusione del fast fashion e del susseguirsi vorticoso di trend sempre nuovi. Ormai saturi di queste dinamiche, spesso gli utenti si rivolgono al mercato del second-hand per ricercare pezzi iconici e senza tempo. Complice di questa dinamica è anche il continuo ritorno dei trend di decadi passate che rende il vintage più attuale che mai.
Inoltre, la ricerca di pezzi particolari e originali, in un certo senso esclusivi, dà la possibilità ai consumatori di possedere oggetti unici e diversi. Si tratta di un fattore che attrae molto i giovani della GenZ, per i quali la creatività individuale e uno stile personale sono due pilastri in materia di fashion choice. A queste motivazioni si aggiunge il bonus della sostenibilità, altra tematica che sta a cuore ai giovanissimi con il diffondersi di una sempre maggior consapevolezza anche sulle scelte di consumo in fatto di abbigliamento.
Mercatini dell’usato e festival del vintage
Sull’onda del successo del mercato second-hand aumenta anche l’afflusso delle diverse realtà di compravendita degli articoli vintage, a partire dai mercatini dell’usato. Essi stanno infatti riscuotendo un rinnovato successo tra le generazioni giovani. I più popolari in Italia sono: a Milano l’East Market e il Ramira Market, ma anche i mercatini sui Navigli. A Roma il Vintage Market e il mercato domenicale di Porta Portese. Il Next Vintage Festival presso il Castello di Belgioioso (Pavia), che combina shopping vintage con l’atmosfera di un castello settecentesco. A questi se ne aggiungono molti altri, oltre che iniziative come Vinokilo in cui i capi vengono venduti a peso. Si tratta di un evento che si svolge in diverse città d’Europa; in Italia, gli appuntamenti più recenti si sono svolti proprio a novembre, a Genova (15-17 novembre) e a Milano ( 16-17 novembre).
I vintage creators
Complici di questo rinnovato amore per il vintage sono anche i social. In particolare su Instagram e Tiktok sempre più influencer mostrano di apprezzare i prodotti pre-loved. E per aiutare gli utenti ad orientarsi nella caccia di chicche vintage nascono le nuove figure dei vintage creator. Si tratta di profili che dispensano consigli su come approcciarsi all’acquisto del second-hand, da indicazioni sui migliori mercatini vintage nelle varie città italiane a suggerimenti per la scelta di quali capi acquistare. Alcuni esempi sono @poorasfuckstreetwear, che porta i suoi follower in viaggio attraverso i mercatini dell’usato più cool; @lifeincocoa, che fornisce anche idee per il riciclo creativo, come “Cosa fare con i vestiti che non usi più”; @sasimbvintage, con consigli sulla scelta e lo styling dei capi vintage.