Moncler “The City of Genius”: le nuove collaborazioni presentate a Shanghai

In occasione della chiusura della Shanghai Fashion Week, Moncler presenta “The City of Genius”. Un fashion show immersivo che ci invita a scoprire le diverse visioni delle nuove collaborazioni

Moncler continua ad esplorare le visione creative più sconfinate attraverso il progetto Genius. Una serie di collaborazioni annuali che, ibridandosi con il DNA del brand, ci presentano nuove narrazioni estetiche. Per quest’edizione la città di Shanghai si trasforma in un polo creativo unendo tradizione e innovazione. Un’incontro culturale senza confini ideologici o geografici che unisce innumerevoli menti creative provenienti non solo dal fashion system, ma anche dal mondo della musica e in generale dal palcoscenico dell’intrattenimento mondiale. “The City of Genius” attraverso la forza dinamica di una delle metropoli più all’avanguardia ci presenta così le nuove esclusive collezioni.

L’evento, trasmesso in livestream sulle principali piattaforme digitali, ha coinvolto svariati milioni di spettatori e diverse migliaia di ospiti in presenza, provenienti da tutto il mondo. La comunicazione dell’intero fashion show e la sua omogeneità è stata resa possibile grazie ad un’istallazione dell’artista Xu Bing il cui lavoro, oltre ad essere presente in tutte location, è stato immortalato dal fotografo e regista Wing Shya. Ma l’unione di queste menti creative ha dato vita anche al cortometraggio-manifesto di “The City of Genius” con protagonista la global brand ambassador Leah Dou. 

L’evento si apre con la performance canora della famosa attrice dell’opera Yue. Un’interpretazione perfetta del dualismo fra tradizione e innovazione che in musica si traduce con l’incontro fra l’opera tradizionale cinese e il pop contemporaneo. Il fashion show principale si espande in diversi quartieri di Shanghai, ricreati su una superficie di 30.000 metri quadri all’interno del CSSC Pavilion, uno storico cantiere navale che si affaccia sul fiume Huangpu. Dieci quartieri utopistici diventano così l’ispirazione principale delle collezioni che rappresentano, in modo unico, altrettante interpretazioni stilistiche. L’identità di Moncler viene ripresa dalle dieci menti “geniali” selezionate che raccontano la propria versione di “The City of Genius”. 

Edward Enninful: “Where we survive the elements” 

Gli elementi naturali si incrociano nella visione futuristica di Edward Enninful. A partire dall’ambientazione, lo show immerge gli ospiti in una realtà naturale dispotica in cui si alternano diversi scenari climatici. Un’esperienza sensoriale che passa dalle dune di sabbia del deserto sino ai ghiaccia più sconfinati. I dieci look della collaborazione vengono realizzati per affrontare queste  condizioni meteorologiche: Tempesta di sabbia, tempesta di neve e tempesta di vento. I diversi capi si stratificano in una narrazione pratica ed elegante resa omogenea dal nero che investe le diverse texture dinamiche. 

Hiroshi Fujiwara: “Where nothing means everything”

Il minimalismo stilistico di Hiroshi Fujiwara da vita ad un’installazione immersiva realizzata in collaborazione con lo scultore Richiard Wilson RA. I capi sospesi nell’aria si riflettono nel liquido nero e intenso della pavimentazione che ricrea l’illusione di profonde acque tranquille. Looking Glass è il titolo dell’opera che si unisce armoniosamente alla collezione immaginata dal designer. Un guardaroba minimal ed essenziale che tuttavia nasconde twist estetici non convenzionali come ad esempio le fodere a contrasto e le colorazioni reversibili. Gli iconici piumini e soprabiti Moncler diventano più pratici e ripiegabili e riportano sulla superficie illustrazioni faunistiche. Dettagli decorativi realizzati dallo studio di illustrazione coreano Nayeon e Rang che reinterpretano in chiave giocosa diverse citazioni di Aristotele e Nietzsche. 

Lulu Li: “Where imagination becomes reality”

Riflessi infiniti e luce accecante. Un’esplorazione tridimensionale fra cielo e terra e fra realtà e Intelligenza Artificiale. Lulu Li immagina un futuro riflesso nel presente attraversi gli specchi delle nuove tecnologie. La sua collezione infatti viene realizzata attraverso diverse sperimentazione con l’AI. “From bits to atoms” ci propone capi dalle silhouette enfatizzate che, unite al minimalismo zen, esplorano i nuovi confini stilistici dei piumini, dei gilet e dei diversi capi da indossare in città. 

Donald Glover: “Where Gilga Farm cultivates culture”

Una luce calda avvolge l’ambientazione confortante della Gilga Farm in California. Ovvero una fattoria che Glover concepisce come un laboratorio creativo multisensoriale in cui musica e moda prendono vita. Sfilano su un palco sopraelevato i capi leggeri e contemporanei della collezione caratterizzata da colori saturi e pastello. Una visione giovanile che comprende capi workwear, camicie in suede e giacche leggere arricchite da patch grafici ispirati alle immagini giocose dei cartoni animati. 

Mercedes-Benz and Nigo: “Where the future is driven by the past”

Un viaggio temporale che dagli anni Ottanta e Novanta ci trasporta in un futuro definito dall’alta tecnologia. La collezione di Nigo propone due visioni avanguardiste della G-Class che si espande in nuove estetiche. La prima è un’istallazione che reinterpreta le linee iconiche del modello G-Class degli anni Novanta. Un’unione inedita fra le imbottiture e i volumi di Moncler e le linee essenziali di Mercedes-Benz by Nigo. La seconda parte presenta sul mercato il primo veicolo acquistabile, in edizione limitata, di questa collaborazione. Oltre al fuoristrada che riporta il logo del band e la scritta “Past II Future” vengono presentate anche diverse t-shirt, felpe e giacche in cui riemergono i tratti distintivi dell’iconica vettura. 

Palm Angels: “Where retro racing goes full circle”

Le gare automobilistiche del cinema hollywoodiano anni Settanta ispirano la collaborazione di Palm Angels. Il glamour italiano si incrocia su una pista circondata da palme, dove i piloti indossano i capi della collezione. L’estetica del college americano influenza le linee dei capi ispirati alle divise del mondo dei motori. Una collisione di stili e colori che comprendono i vivaci rosso e giallo e gli eleganti nero e bordeaux.

A$AP Rocky: “Where retro ski meets future sound” 

Una consolle multifunzionale racconta, attraverso la musica, la collezione che A$AP Rocky realizza ispirandosi al mondo del motociclismo e del biker. Oltre alle canoniche spalle rinforzate, ginocchiere e guanti da guida, la collezione presenta diversi capi d’ispirazione alpina. Piumini oversize trapuntati si irradiano di contrasti cromatici fra il rosso, il blu, il verde e l’avorio. Inoltre vengono introdotte sui capi diverse grafiche ispirate all’agenzia creativa del designer, AWGE. 

Willow Smith: “Where we wake up to a new beginning”

La natura come simbolo di rinascita e guarigione è il nucleo centrale della collaborazione con Willow Smith. Un giardino post-apocalittico in cui ambiente urbano e naturale convivono è lo scenario scelto dall’artista. I capi, influenzati dall’estetica clubber, sono composti da volumi dicotomici, in cui gli abiti aderenti al corpo sono fagocitati dai volumi estremi dei piumini. La fragilità incontra la protezione. 

Rick Owens: “Where fashion meets architecture”

“Il rifugio in montagna” di Rick Owens si erge sul metallo di una struttura che resiste a qualsiasi calamità naturale. Funzionalità e bellezza non convenzionale sono i punti cardini della nuova collaborazione del designer con Moncler. Lo stile inconfondibile e sovversivo di Rick Owens da vita ad una collezione armonica che unisce i volumi dei piumini trapuntati a tuniche iper ampie e lunghe mantelle. La nebbia e il fumo avvolgono i capi caratterizzati da una palette neutra e seducente, delineando una visione che si dimostra, ancora una volta, vincente. 

Jil Sander: “Where humans and nature connect”

L’estro di Lucie e Luke Meier alla direzione creativa di Jil Sander delinea una collezione essenziale e ricercata. La natura e il suo equilibrio biologico, qui rappresentato dal set circolare, viene reinterpretata attraverso capi che indagano l’origine alpina di Moncler. Texture e volumi raccontano stilisticamente la storia del brand che rivive negli effetti shearling in lana, nelle “piume” di carta e nei cerchi di tessuto imbottito. Il logo Moncler diventa un prezioso gioiello che sigilla la collezione più elegante fra tutte.

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Ott 21, 2024

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