Gentle Monster collabora con Mugler e lancia una capsule collection di occhiali da sole plasmati dal futuro e dall’heritage della maison francese
Gentle Monster ritorna a collaborare con una grande maison di moda, unendo la propria estetica futuristica alle silhouette iconiche di Mugler. Innovazione, creatività e storia plasmano questa capsule collection che mette in risalto l’essenza primaria dei due brand. Dall’iconica collezione di Mugler del 1997 ‘Les Insectes’ vengono ripresi gli scenografici occhiali ‘Fourmis’ che, trasportati nel presente, danno vita al modello Spiral 01. Un risultato di design innovativo dal forte carattere futuristico che ci ricorda le donne insetto immaginate da Thierry Mugler. Una rivisitazione del passato che, unendosi alla creatività funzionale di Gentle Monster, ci avvicina sempre più al mondo dell’Haute Couture. Il secondo modello della collezione Spiral 02 è caratterizzato da una silhouette più essenziale.
Le aste diventano protagoniste grazie alle iconiche linee in rilievo impreziosite dal logo cromato. Una collaborazione ricca di creatività in cui l’artisticità dei due brand spinge al limite il design dell’eyewear. Due estetiche dal forte impatto che si estendono anche nella creazione dei packaging dal sapore organico e strutturale che ampliano così l’experience d’acquisto della community. La campagna realizzata da Theo Liu, con protagoniste Colin Jones e Georgia Palmer, rende omaggio ai mondi visivi dei maestri della fotografia Helmut Newtown e Manfred Thierry Mugler.
La capsule verrà rilasciata in tutto il mondo il 18 luglio e potrà essere acquistata sui siti ufficiali di Mugler e Gentle Monster e in tutti i flagship store o rivenditori autorizzati. Inoltre per celebrare il lancio saranno organizzati diversi eventi a Seoul e Shanghai dove sarà possibile ammirare diverse installazioni cinetiche. Un racconto creativo totalizzante che esprime a pieno la dinamicità artistica dei due brand che celebrano così la storia della moda attraverso il presente.
Photo courtesy Gentle Monster.
