Claudym: un viaggio pop su tappeti elettronici

Claudym è un’artista poliedrica, irriverente ma soprattutto autentica. Una visione artistica unica che si delinea nei suoi racconti

Artista dalle mille sfumature, Claudym è un concentrato di energia e pura creatività. I suoi progetti sono il risultato di un lavoro completo e pensato nei minimi dettagli; dalla nascita dei sound internazionali fino ad arrivare al racconto estetico fuori dall’ordinario. Oggi ci parlerà della sua nascita, del suo percorso creativo e del suo primo album “Incidenti Di Percorso”. 

“Complici”, l’ultimo singolo estratto da quest’opera prima, racconta una storia d’amore non convenzionale in stile “spaghetti western”. Un’amore pericoloso intriso di avventura ma soprattutto di libertà e indipendenza. 

C. Sono sempre stata una persona iper creativa e mi piace associare alla musica tutta la creatività possibile. La musica e l’arte in generale mi hanno accompagnata fin da piccola, quando ho iniziato a sentire l’esigenza di creare canzoni per gioco o partecipare a “festival” fittizi presentati dalle mie amiche. Un’amore per l’arte che sfociava anche nel disegno, influenzata da mia sorella maggiore che frequentava il Liceo Artistico. Dopo un periodo di stop negli anni del Liceo, durante l’Università ritorno a sognare quel mondo musicale che vedevo ormai un po’ lontano da me. Ma ad oggi questa vocazione, che per me è anche divertimento, è entrata nella mia vita in modo definitivo. 

C. La musica che portiamo nel cuore, associata a un ricordo di vita importante, è penso, un po’ per tutti, quella che si ascoltava al liceo. E per me la musica degli anni novanta e quella degli anni duemila ha contribuito maggiormente alla mia formazione musicale e umana. Un sound appartenente a quel periodo storico che resta indelebile e che oggi ritorna sempre nelle mie scelte musicali. Willow Kayne, Master Peace e i Blur sono soltanto alcuni degli artisti a cui guardo e che sento vicini al mio modo di fare musica, in cui il presente è frutto degli anni di cui parlavamo. 

C. In generale penso di inserirmi in un’estetica pop non convenzionale e dunque tendente all’alternative. Un po’ per caso mi son ritrovata a giocare con il colore dei miei capelli che, attraverso queste cromie fluo, mi hanno resa riconoscibile fin dall’inizio. Nella parte visiva legata ai miei progetti mi piace lavorare sulle copertine e sulla costruzione dell’immaginario generale. Nel mio ultimo album, ad esempio, ho voluto ricreare un’estetica y2k pulita e influenzata maggiormente dall’immaginario del gaming, degli skater e del raving. 

C. Inizialmente il progetto doveva sintetizzarsi in un EP, poi con il tempo è nata l’esigenza di aggiungere più brani che hanno dato vita ad un album completo. È stato molto emozionante lavorare concretamente al mio primo album che, rispetto ad un EP, per il percorso di un’artista rappresenta un vero e proprio traguardo.

“Incidenti Di Percorso” racchiude sia brani del mio passato artistico che produzioni completamente inedite, partorite nel 2023, un’anno molto importante per la mia crescita musicale e personale. Il tema portante dell’album è lo scollamento dalla routine quotidiana in cui gli imprevisti riescono a dare sapore ai giorni che passano. I brani raccontano tutte quelle sfortune e gli intoppi di cui si fa sempre troppa poca ironia. Il sound si sposa perfettamente con questi racconti. E così gli effetti sonori e le produzioni diventano testimoni di questi “Incidenti Di Percorso”. I brani ai quali sono più legata comprendono “Ragioni sbagliate”, scritto in un momento particolare della mia vita, “Ex” e “Trigger”. 

C. È un momento un po’ difficile in generale, in cui viene attribuita molta importanza ai risultati numerici. A livello femminile c’è ancora più difficolta per via del rischio di sovrapposizione in quanto chi ascolta e poi chi guarda non da la possibilità di avere progetti simili; cosa che non accade nella controparte maschile. L’esempio più lampante è il continuo paragone fra le artiste, magari per un taglio di capelli o semplicemente per una scelta di stile. Vorrei che questa cosa non riuscisse a renderci vittime ma a fortificarci, sostenendoci a vicenda, cosa che accade sempre di più. Infine mi piacerebbe vedere più possibilità per le scrittrici e per le produttrici musicali. C’è stato già qualche cambiamento verso questa direzione ma la strada da fare è ancora lunga. 

C. Mi reputo una persona molto ambiziosa e sogno la cosa più grande e inaspettata possibile. Però mi sto rendendo conto che nonostante punti ad una platea sempre più ampia e ad andare sempre oltre, il pubblico più simile a te è quello più importante. 

Sogniamo di arrivare al famoso “generalista” ma in realtà sono tutte quelle persone più vicine al tuo mondo che non ti abbandonano mai. 

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Mag 17, 2024

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