L’arte che deforma la realtà e la sua percezione sensoriale. Anish Kapoor, UNTRUE UNREAL è la nuova mostra presentata da Fondazione Palazzo Strozzi, visitabile fino al 4 febbraio 2024.
La materia disgregata dell’artista che ha rivoluzionato il concetto di scultura nell’arte contemporanea crea un connubio inedito con le architetture di Palazzo Strozzi. Luogo in cui la dualità delle opere di Anish Kapoor si scontra con la realtà. I sensi si dissolvono nelle forme biomorfe, concave e convesse di opere storiche e inedite che ricreano ambientazioni impossibili.
L’arte effimera e dirompente di Kapoor fagocita e rigetta lo spazio che la circonda creando visioni cromatiche e materiche capaci di confondere e rapire i visitatori. La cera, il silicone, la pietra e l’acciaio sono i materiali principali che plasmano l’universo perturbante dell’artista. Un universo capace di dar forma all’irreale (UNTRUE) e all’inverosimile (UNREAL).
La densità delle opere di Kapoor non risiede soltanto nella materia, distrutta e ricomposta, ma anche nei colori immersivi. I colori dotati di un proprio volume spaziale e ingannevole, contribuiscono alla deformazione del reale. È la caratteristica principale del Vantablack, l’innovativo materiale capace di assorbire il 99,9% della luce visibile, utilizzato in diverse opere dell’artista presenti nella mostra come Non-Object Black (2015).
Il cortile di Palazzo Strozzi fa da cornice all’opera Void Pavillion VII (2023). L’opera realizzata in occasione della nuova mostra, mette in discussione i confini tra spazio e materia, annullandoli in una visione vuota e allo stesso tempo colma di luce.
Anish Kapoor decide di distruggere con le sue installazioni la rigidità e la simmetria degli ambienti rinascimentali che ospitano le sue opere. È il caso del grande monolite rosso in cera (Svayambhu, 2007) che, muovendosi su piccoli binari, ridisegna i confini dei due ambienti che attraversa.
Il percorso irrealistico, che prosegue per 7 sale, illustra ampiamente tutte le tematiche fondamentali per comprendere il pensiero artistico di Kapoor.
Il corpo sviscerato in tutte le sue componenti organiche è il protagonista di un’intera sala che diviene il grembo di un’intimità sanguigna che sconvolge e coinvolge. Le installazioni, pulsanti di vitalità e sensualità, sembrano mutare in un continuo divenire di forme e volumi. Espressione di queste caratteristiche sono opere quali Tongue Memory (2016), First Milk (2015) e Three Days of Mourning (2016).
Le immagini e la luce sono divorate dalle forme concave e convesse della serie specchiata formata da Mirror, Vertigo e Newborn. Il viaggio allucinato fra la materia plasmata da Anish Kapoor termina con Angel (1990). Una serie di pietre in ardesia ricoperte da un pigmento blu intenso che sembrano rifiutare la propria densità; è il cielo che diviene materia tangibile.
Infatti la sorprendente dicotomia dell’opera di Anish Kapoor è affrontata tramite l’immersione totale dei propri sensi in un mondo così irreale da sembrare familiare e UNTRUE UNREAL è il portale per questo mondo.
Photo courtesy Fondazione Palazzo Strozzi.