Saintess: musica che splende oltre le tenebre 

Scopriamo il profilo musicale ed etereo di Saintess, cantautrice e artista dalle mille voci. La sua musica è specchio della propria storia personale, scandita dai beat dell’R&B e da un nuovo sound assolutamente magnetico 


Saintess inizia il suo percorso musicale in tenera età partendo dal ritmo della batteria e da una passione radicata nel suo essere. Negli anni della sua crescita personale grazie alla vicinanza con la scena musicale veneta il suo profilo creativo inizia a sbocciare. Influenzata da innumerevoli sound, riesce ad individuare nell’R&B il genere più vicino alle sue emozioni che pian piano prenderanno vita sotto forma di note musicali. In queste sinfonie, che attraverso la sua voce divengono tangibili, Saintess ritrova il riflesso della propria immagine. Nebulosa, impalpabile e onirica. Il suo primo Ep “Luce” rappresenta un diario musicale in cui l’artista si racconta senza filtri, invitandoci a scoprire gli aspetti più intimi del suo vissuto. Iniziamo così un viaggio in cui ombre e luci si scontrano armoniosamente, attraverso il suono delle parole e delle emozioni di Saintess.  

A. Ciao Saintess! Come inizia il tuo percorso nella musica? 

S. Ho iniziato a suonare la batteria a 4 anni, successivamente la chitarra e il pianoforte. Ho sempre amato tanto la musica, canto fin da quando ne ho ricordo, ma sempre canzoni di altri creativi. A 16 anni mi sono ritrovata per la prima volta in uno studio di amici, era frequentato da tanti artisti della scena Veneta. C’era molta creatività e ispirazione nell’aria, e per la prima volta ho avuto l’opportunità di registrare e produrre il mio primo brano. Da quel momento non ho mai smesso di scrivere le mie canzoni, ma oltre a essere una cantautrice mi piacerà sempre anche interpretare i brani degli artisti che amo di più. 

Total look Patrizia Pepe – Ring Cornella.

A. Quali sono gli artisti o i generi musicali che più ti hanno influenzata in questa crescita? 

S. L’R&B sarà sempre il genere più importante per me, da piccola ascoltavo e cantavo le canzoni di Alicia Keys, Brandy, Rihanna, Erykah Badu, Beyoncé; amavo Mina, Lucio Dalla, Battisti. Anche il Jazz, l’Indie, il Funky, l’Hiphop e il Folk sono stati generi molto importanti per me, ma sopratutto la musica latina/spagnola che da sempre ha un’influenza enorme nel mio immaginario; molto di più della musica italiana. 

A. Ci parleresti del tuo processo creativo? Come inizi a scrivere e immaginare i tuoi brani? 

S. Di solito parto sempre da una linea melodica che nasce da un’emozione che voglio esprimere. Che sia un giro di chitarra, o un’armonia vocale, faccio vari tentativi per perfezionarla e arrivare a una melodia che mi convinca. La maggior parte delle volte quest’ultima diventerà il ritornello, che per me è la parte cruciale del brano. Poi inizia la fase di scrittura, di solito mi lascio tanto trascinare dalla mia intuizione, scrivo velocemente senza pensarci troppo. Nella fase successiva invece inizio a perfezionare il tutto, dando maggiore struttura e armonia al brano. Una volta in studio con i miei produttori creiamo la produzione adatta, rifinisco nuovamente il testo e le topline per poi finalmente registrare la versione definitiva. In genere il mio processo creativo funziona così, ma nella musica non ci sono regole, molte volte mi sveglio con un idea, la scrivo, la registro e la pubblico così com’è. 

Dress Florania – Shoes Steve Madden – Ring Cornella.

A. Come descriveresti il tuo sound? 

S. Il mio sound lo definirei etereo, ricercato, caldo e avvolgente; giovanile ma profondo. 

A. La tua personalità creativa traspare anche da un’estetica magnetica e dal forte impatto. Come hai costruito il tuo immaginario e da dove nasce? 

S. Da sempre amo l’arte in tutte le sue forme, che sia moda, fotografia, cinema, design, danza. Mi sono sempre cibata di tutte le forme creative disponibili per trarne ispirazione, mi annoio facilmente e ho questa esigenza continua di avere infiniti stimoli. Alla fine diventi ciò che mangi, il mio immaginario risente di tutta questa ricerca estetica e artistica che da sempre mi accompagna. Mi piace curare personalmente ogni dettaglio, nelle copertine, nei videoclip, nei visual o in ogni outfit che indosso. Per me ogni cosa deve avere un significato ben preciso. 

A.”Luce” è il tuo ultimo Ep. Ci racconteresti l’evoluzione del progetto e i temi che affronti nei brani? 

S. Nel mio primo Ep, “Luce” ho messo tutta la vecchia me, ci sono le mie emozioni ed evoluzioni e segna l’inizio della mia visione. Ho iniziato a scrivere quando ero a pezzi, da anni affogavo nelle tenebre e la musica è stata la mia luce, l’unica soluzione per la mia salvezza. “Luce” è pieno di emozioni intense. Nei brani affronto diversi temi complessi: amori tossici, l’abbandono materno, solitudine, depressione, ma parlo anche di speranza, amore e vulnerabilità. In questo Ep ci sono molte mie sfumature. Musicalmente sono presenti lati di me ancora sconosciuti al pubblico, il sound è r&b, pop e caldo ma anche dark, triste e malinconico. Qui luce e buio sono due facce della stessa medaglia, che viene rappresentata attraverso tutte le produzioni, i testi, i vocals fino ai contenuti visual. 

Skirt Giuglia – Top Kasai – Shoes Jeffrey Campbell. 

A. Come immagini la tua musica nel futuro? 

S. La mia musica in futuro me la immagino piena di emotività, con molta più tecnica e sperimentazione. Con un sound R&B ma con più influenze elettroniche pop e indie. 

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Set 8, 2025

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