Il debutto di Blazy per Chanel: intrecci di libertà e tradizione

Matthieu Blazy presenta durante la Fashion Week parigina la sua prima collezione per la Maison, con un debutto tanto atteso quanto apprezzato. Il designer reinterpreta lo spirito di Mademoiselle Chanel, dando vita a intrecci tra maschile e femminile e un approccio non convenzionale, colorando la collezione di una rinnovata freschezza

Riflessi liquidi si muovono sulla passerella di Chanel al Grand Palais di Parigi, in un gioco di luci e ombre disegnate dai pianeti colorati che fluttuano sulle teste degli ospiti. Una metafora dell’universo Chanel che assume nuove sembianze, plasmato dalle abili mani e dallo sguardo contemporaneo di Matthieu Blazy. 

Tra i quattordici debutti a cui abbiamo assistito in questo Fashion Month, quello di Blazy da Chanel era uno dei più attesi. Ed è stato uno dei più soddisfacenti. Forte dei suoi tre anni alla direzione di Bottega Veneta, il designer franco-belga è riuscito ad interpretare l’héritage di Chanel con sicurezza e assertività, mantenendo il suo approccio contemporaneo. Il risultato è una collezione fedele all’anima autentica del brand e apporta una ventata di modernità e freschezza alle linee estetiche che caratterizzano la maison. 

In dialogo con Coco Chanel: la collezione di Blazy parte dal guardaroba della fondatrice 

L’approccio di Blazy parte naturalmente dall’archivio secolare di Chanel. Ancor prima dell’archivio però c’è stata Mademoiselle Chanel, che ha dato forma alla casa di moda con il suo spirito non convenzionale. Così, Blazy ha deciso di porsi in dialogo diretto con la fondatrice e con il suo stile. Lo spirito che anima la collezione si ricollega al guardaroba di Gabrielle, incentrato su praticità e pragmatismo ma senza rinunciare a movimenti di seduzione. 

Quell’insieme attivo di femminile e maschile che ben riassume la personalità e lo stile di Gabrielle Chanel si ritrova così nella collezione SS26. Come Gabrielle proponeva camicia e pantaloni da uomo, rubati dal guardaroba dell’amato Boy London, così Blazy riprende l’approccio al guardaroba maschile. Il designer si ispira infatti al proprio armadio per creare look femminili. È stata proprio una delle sue giacche a costituire il punto di partenza per i primi tailleur a sfilare, realizzati nell’iconico tweed e con giacca cropped. Ancora più evidente, il riferimento al guardaroba da uomo si ritrova nelle camicie dalle linee squadrate. Un rimando alle camicie di Boy, all’epoca realizzate dal celebre Charvet, e oggi impreziosite da eleganti ricami con la scritta “Chanel”. 

Il dialogo con Mademoiselle prosegue e si estende ai pilastri della Maison. Linee pulite e grafiche in bianco e nero riprendono i motivi dell’Art Deco, e rimandano anche agli eleganti packaging. Tutti i capi iconici Chanel sono presenti: il Little black dress, il completo in tweed, la doppia C. Compaiono anche i motivi floreali – immancabile la camelia -, ripresi in maniera astratta, mentre stampe dipinte a mano si trasformano in petali colorati. 

Innovazione materica e approcci contemporanei: Chanel secondo Blazy

Blazy porta con sé quella che da Bottega Veneta è diventata una sua cifra distintiva: l’innovazione a livello di tessuti e materiali. Alle fodere in seta stampata, individuali e a contrasto, si aggiunge la viscosa, che conferisce al tessuto dinamicità e leggerezza. Le griglie del classico tweed si aprono in maglie annodate a mano e trasparenze. Le linee più maschili si alternano con i movimenti fluidi di sete, annodate e drappeggiate con grazia. Le silhouette si addolciscono in linee vicine agli anni Venti del Novecento, e le definizioni maschili vengono arrotondate in ispirazioni che si rifanno al blouson. 

Nonostante la forte presenza dei richiami al passato e alla storia della maison, la collezione è permeata da un’aura di contemporaneità. Si riprende la noncuranza per le convenzioni che caratterizzava il modus operandi di Gabrielle Chanel, traducendola in capi underwear che fanno capolino dalla vita bassa di gonne e pantaloni e conferiscono tocchi di contemporaneità e autenticità ai look. La coolness della donna Chanel immaginata da Blazy viene rimarcata da un’estetica vissuta, che spicca già dai primi look presentati in passerella con la celebre 2.55 stropicciata e portata aperta. Un tocco di vissuto, di amato, ma non di “antico”, che conferisce una patina di familiarità estremamente chic. 

I gioielli, altro pilastro iconico per la maison, sono ricchi e preziosi: perle barocche, collane rigide, pianeti di vetro e catene smaltate completano la collezione insieme alle calzature, rinnovate nelle linee mantenendo la classica punta a contrasto. Gabrielle Chanel era solita affermare che c’è un tempo per lavorare e uno per amare. Nella collezione presentata da Blazy, il tempo del lavoro e quello dell’amore si intrecciano sotto lo sguardo contemporaneo del designer. La maison Chanel si dimostra pronta ad assumere una nuova veste universale, caratterizzata da armoniose fusioni e dall’assenza di confini tra gli stili. Nella visione di Blazy, «Chanel non ha né tempo né spazio; è un’idea di libertà». Quella libertà che Gabrielle Chanel ha conquistato e indossato si traduce oggi in una collezione attuale, che guarda al presente partendo dalle radici del passato. 

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Ott 7, 2025

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