Ander Killer: arte, passione e libertà di essere

L’universo interiore di Ander, dall’affetto per le donne che l’hanno cresciuta e l’amore per ogni forma artistica alla cura nel dettaglio di un’estetica estremamente personale

Ander Killer non è un personaggio, è la sua persona, unica e inimitabile. Non c’è alcun distacco tra il suo drag e lei stessa. Mettersi in drag rappresenta un modo per «sentirsi sistemata»,  come si dice in Puglia, luogo dove è cresciuta con le donne della sua vita: le nonne Rosa e Maria e la madre. Punti di riferimento immutabili che le hanno insegnato il futile e l’indispensabile dell’apparire, ispirando la persona che è divenuta crescendo con i loro dualismi e diversi modi di esporsi, il loro coraggio davanti alle difficoltà.

La prima, nonna Rosa, era una donna pragmatica che preferiva stare comoda, liberandosi dal peso delle apparenze dopo aver passato gran parte della sua vita costretta negli abiti neri del lutto. Tutto l’opposto, nonna Maria curava la propria estetica nei minimi dettagli. Sfoggiava con soddisfazione i bei vestiti acquistati una volta raggiunta la possibilità sociale ed economica, le labbra colorate dal rossetto rosso e accompagnate dall’immancabile collana di perle. E poi la mamma, punto di riferimento, modello e polo di affetto. 

Dall’esempio di queste donne, così diverse tra loro, Ander ha tratto modelli valoriali ed estetici che l’hanno avvicinata al mondo drag. Tutto è iniziato da un trucco occhi con matita nera diventata eye-liner, arrivando a ciò che è ora. Poter liberare il proprio lato più femminile, indossando un bell’abito e un make-up curato, ha una funzione rassicurante. Ed è proprio il tema della libertà di essere uno degli aspetti che ama di più in ciò che fa. Il drag le ha dato il coraggio di arrivare dove è oggi. E di poter affermare con tranquillità e senza vergogna di essere una persona non binaria, «ma soprattutto felice». 

Una personalità variabile («come tutti»), non ama le rigidità e le definizioni statiche. Meglio lasciare ai propri sentimenti e modi di essere l’ossigeno necessario per emergere a seconda dei diversi momenti della vita e del suo continuo alternarsi di alti e bassi. Ne deriva un’estetica variegata, a tratti contraddittoria: vintage e al tempo stesso futuristica, androgina ma anche maschile e femminile, dark, erotica. In evoluzione continua, le sue mutazioni accompagnano i diversi modi in cui Ander stessa cambia nella vita. Un punto fermo c’è: l’amore per l’arte.

Il teatro, la danza, la moda, i costumi, il mondo del make-up e dell’hairstyling sono diverse forme di espressione artistica che si intrecciano e combaciano nella sua persona. Proprio perché il drag coincide con il suo modo di essere, cura personalmente la creazione dei suoi look. Realizza da sola quasi tutto ciò che indossa -abiti, accessori, spesso anche parrucche-, perfezionando le tecniche apprese durante gli studi presso la Nuova Accademia di Belle Arti a Milano.

Full look Gentile Milano.

Questo è motivo di orgoglio, e l’ha portata anche a realizzare capi su commissione per altrə performer. Un po’ come nonna Maria, la cura della propria estetica è una costante: gli abiti che crea vengono continuamente ripresi in mano, modificati, potenziati. Pur non aspirando alla perfezione, il desiderio che la spinge è di essere soddisfatta di ciò che fa e crea. Spesso l’aspetto più emozionante è proprio aver modo di vedere come un progetto iniziale possa cambiare nel corso degli anni. 

L’immaginario delle sue fonti di ispirazione si nutre d’arte, tramite pittori, illustratori, stilisti, icone femminili del passato e del presente. Un panorama variegato, costituito da una stratificazione e diversità di reference che convergono nelle sue performance, che Ander visualizza ascoltando una canzone, guardando un musical o immaginando di creare un cortometraggio sul palco, o osservando altrə performer. «Amo poter prendere ispirazione da moltissime arti e unirle in una sola». 

L’intento è generalmente quello di creare un momento inaspettato, suscitare delle domande negli spettatori. Ciò che Ander porta sul palco la rappresenta in tutto e per tutto. Non si tratta di uno svago, ma di un modo di raccontare ciò che ha dentro di sé e di porsi come tramite di un messaggio in cui ci si possa riconoscere. Una fiera rivendicazione dell’esistenza e del valore propri e delle altre persone non binarie.

L’arte del drag le ha permesso di intraprendere un continuo viaggio artistico e stimolante attraverso l’Italia. Dai locali della scena drag milanese al Be Queer di Perugia, dove si esibisce frequentemente. Ander viaggia spesso tra i diversi territori italiani dove ha la possibilità di mostrare le sue performance e, soprattutto, la sua identità personale. Un continuo esperire realtà diverse di cui è sinceramente grata, perché le dà continuamente modo di conoscere famiglie di persone. Individui che aspirano alla libertà proprio come lei, e visitare posti che le hanno scaldato il cuore, cambiandola per sempre. 

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Lug 2, 2025

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