Saint Laurent Men SS2026: desideri silenti 

La collezione menswear di Saint Laurent per la primavera/estate 2026 riemerge da un tempo sospeso, in cui l’eleganza incontra il desiderio che si fa linguaggio. La narrazione visiva si muove con libertà fra i concetti di sensualità e sensibilità culturale; da Parigi a Fire Island 

La Bourse de Commerce a Parigi si trasforma in un luogo metafisico per accogliere la nuova collezione menswear di Saint Laurent realizzata da Anthony Vaccarello. Una sospensione temporale in cui risuona la melodia astratta dell’installazione dell’artista Céleste Boursier-Mougenot, posta al centro della venue. Una vasca circolare in cui ciotole di porcellana disegnano linee invisibile scontrandosi in una danza senza coreografia ma coordinata dal suono di questi incontri. La collezione primavera/estate 2026 prende vita in questo senso circolare, fisico e metaforico, in cui il presente si ricongiunge al passato. Un omaggio culturale alla generazione queer che ha vissuto gli anni più liberi e bui della comunità.

Il lavoro di artisti come Stanton, Angus ed Ellis rivivono attraverso la nuova visione di Anthony Vaccarello che si abbandona alle suggestioni delle loro opere. E così da Parigi arriviamo a Fire Island, al concetto più profondo di libertà in cui il desiderio incontra l’eleganza e una sensualità sussurrata. Il guardaroba presentato rievoca un edonismo stilistico, fra i Settanta e gli Ottanta, che si contrappone al vuoto lasciato da un ricordo doloroso. Non un semplice ancoraggio al passato ma uno sguardo al futuro dove la luce di un pomeriggio soleggiato si sostituisce al buio della notte. 

La geometrie sensuali

I capi che vanno a costruire la collezione si immettono in una direzione in cui l’ambiguità diventa eleganza e la sensualità non è perfomativa. Le silhouette si presentano scultoree e architettoniche ma mai esagerate, nonostante le extra spalline che sorreggono giacche e camicie. I tessuti giocano con un dualismo materico in cui la seta impalpabile e texturizzata si alterna al nylon. Quest’ultimo materiale infatti viene applicato alle linee avvolgenti di camicie che lasciano intravedere il corpo nudo, così come farebbe lo chiffon di seta.

Gli shorts diventano cortissimi e prendono ispirazione da quelli che indossava Yves Saint Laurent durante la sua adolescenza. Non un semplice ricordo ma un segno di continuità fra l’heritage della maison e del suo fondatore con il nuovo guardaroba. I pantaloni eleganti stringono la vita e lasciano intravedere i boxer perfettamente coordinati alle camicie a righe. La cravatta diventa l’accessorio caratterizzate di ogni look e si inserisce in uno schema colori perfettamente bilanciato e sorprendete nella sua armonia. La palette sabbiosa e calda gioca con le piccole variazioni di nuances che si alternano nei capi che vanno a costruire i look.

Il verde oliva del trench over si incontra con l’arancione bruciato della camicia, scontrandosi con il bordeaux della cravatta e dei pantaloni. Un’applicazione cromatica magistrale che rende ancora più magnetica tutta la collezione. Anthony Vaccarello ridisegna il presente di Saint Laurent attraverso una libertà stilistica attenta al presente; in cui l’eleganza diventa un’affermazione della propria identità. 

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Giu 25, 2025

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