Levant-garde: quando la moda diventa resistenza

Le storie di lotta e di speranza prendono vita nello stile levant-garde, che trasforma ogni capo in un grido di libertà e rivendicazione. Tra i maggiori esponenti, Nazzal Studio e Willy Chavarria

Racconti di vita, cultura, identità. Se la moda occidentale sembra aver esaurito la sua forza innovativa, sappiate che esistono nuove realtà ancora sconosciute, in cui la moda si trasforma in uno strumento di resistenza in grado di raccontare storie emozionanti. 

Il termine utilizzato unisce la parola Levant, storicamente utilizzata per designare una regione a est del Mediterraneo, alla parola avant-garde, che indica una moda sperimentale e innovativa. Tutto ciò in contrapposizione con i canoni classici di riferimento, dando vita a proposte virtuose e rivoluzionarie.

Ma di cosa si tratta? Di una tendenza? Uno stile o una controcultura? Potremmo dire, di un movimento culturale e di rivendicazione basato sulla moda. Una ricerca di stili nuovi, di concezioni non convenzionali sui capi d’abbigliamento e sul modo in cui vengono indossati. 

Scopriamo due dei designer upcoming che hanno iniziato a delineare nuove storie di moda.

Nazzal Studio: non solo bei vestiti ma anche dichiarazioni

Tra i principali esponenti di questa nuova avanguardia, c’è Nazzal Studio, un brand palestinese fondato da Sylwia Nazzal, che nel 2024 ha vinto il Debut Talent Prize di Fashion Trust Arabia.

Sylwia Nazzal è una stella emergente, ma non è semplicemente un altro nome nel settore.

La sua missione è quella di utilizzare la moda per sensibilizzare sul conflitto che affligge la sua terra, unendo insieme tradizione e avanguardia, e creando un’estetica contemporanea a dir poco unica.

“Ho sempre saputo di voler creare arte controversa, perché ho visto questa mancanza di etica nell’ industria della moda”, spiega la designer.

Con il suo brand sta reinventando il modo in cui si può dar vita a storie di resistenza, cultura e identità, in particolar modo attraverso la lente palestinese.

Uno dei suoi pezzi più celebri, un abito composto da oltre 10.000 monete palestinesi, incarna perfettamente la sua visione. Creato come parte della collezione “What Should Have Been Home”, questo capo è ben più di un semplice indumento. Con un peso straordinario di 72kg, l’abito è un elegante completo due pezzi, realizzato in collaborazione con donne rifugiate palestinesi che hanno cucito a mano ogni singola moneta. Un’opera che porta con sé una forza simbolica straordinaria, incarnando l’armatura perfetta per i tempi moderni. 

Tra le creazioni più virali, c’è anche un piumino imbottito, la cui fodera stampata riporta una lista (incompleta) delle vittime del conflitto palestinese nel 2022. 

Questa reinterpretazione della tradizione, attraverso un forte simbolismo, dimostra come la moda possa essere un mezzo potente per raccontare storie di lotta e di speranza, unendo il passato e il presente in un linguaggio visivo contemporaneo e significativo. E consolidando così il suo posto sia come talento emergente nel mondo della moda che come figura di resistenza culturale.

Willy Chavarria: per la diversità etnica e sociale

Willy Chavarria è un designer messicano-americano noto per integrare la sua visione politica e culturale nelle collezioni, utilizzando la moda come piattaforma per esprimere temi di identità, diritti umani e giustizia sociale.

Nello scorso Gennaio 2025, Chavarria ha debuttato alla Paris Fashion Week con la collezione A\I intitolata Tarantula, in cui ha portato tutti i suoi amici e il loro orgoglio chicano e latino nella Cattedrale Episcopale Americana. 

Politico e pieno di personalità, per questa sfilata ha collaborato con Tinder e la Human Rights Campaign per creare una felpa dedicata a sostenere la comunità LGBTQ+, con tutti i proventi destinati a questa causa. L’iniziativa risponde all’introduzione di oltre 570 leggi anti-LGBTQ+ a livello globale, sottolineando l’impegno del designer per i diritti umani e rappresentando il suo orgoglio nell’identità.

Willy Chavarria FW 2526.

Già in precedenza, lo scorso Settembre durante la New York Fashion Week, Chavarria ha presentato la collezione Spring 2025, intitolata Amèrica. Questa sfilata ha reso omaggio ai lavoratori americani, incorporando elementi della cultura chicana con riferimenti agli storici movimenti democratici degli Stati Uniti, come quello dei lavoratori agricoli e dei diritti civili. La sfilata si è svolta in un ambiente industriale, illuminato da luci puntate sulla bandiera americana, e con musiche mariachi, offrendo una visione autentica dell’America secondo la sua visione creativa. 

Willy Chavarria SS 25.

Attraverso queste iniziative, Willy Chavarria dimostra come la moda possa essere un potente strumento di espressione politica e culturale, affrontando temi rilevanti e promuovendo il dialogo su questioni sociali urgenti.

Share

Feb 21, 2025

  • DISCOVER MORE
  • /
  • DISCOVER MORE
  • /
  • DISCOVER MORE
  • /
  • DISCOVER MORE
  • /
  • DISCOVER MORE
  • /
  • DISCOVER MORE
  • /
  • DISCOVER MORE
  • /
  • DISCOVER MORE
  • /

DISCOVER MORE

DISCOVER MORE