Dieci racconti scritti da Ottessa Moshfegh e interpretati da Carey Mulligan esplorano l’identità e la pluralità femminile di Prada. Un progetto che unisce letteratura, fotografia e moda, trasformando la collezione in un’esperienza narrativa unica
Prada gioca e sperimenta con nuovi metodi di narrazione. Per la collezione donna SS25 il brand lancia “Ten Stories”, un libro racconti brevi accompagnati da look interpretati dall’attrice britannica Carey Mulligan, già protagonista della campagna “Acts like Prada”.
Il libro verrà stampato da Prada in tiratura limitata ed è una raccolta di dieci short stories scritte dall’americana Ottessa Moshfegh, una delle autrici contemporanee più apprezzate a livello globale. Le immagini sono opera di Steven Meisel, mentre la direzione creativa è affidata a Ferdinando Valeri.
Un’esplorazione della pluralità e dell’originalità individuale attraverso dieci personaggi rappresentati a 360 gradi
Ottessa Moshfegh ha realizzato dieci testi inediti, scritti in prima persona. Ognuno è incentrato su una Prada-persona interpretata dalle performance di Mulligan. Il progetto si propone di esplorare la nozione di pluralità. Si tratta di un concetto che sta alla base della collezione presentata da Raf Simons e Miuccia Prada lo scorso settembre. La collezione infatti è composta da capi che celebrano l’unicità individuale e l’esplorazione delle sfaccettature che plasmano l’identità complessa del marchio.
In “Ten Stories”, ogni racconto inizia con una foto di Carey Mulligan nel ruolo del protagonista. Moshfegh trasforma ogni immagine in un’eroina complessa, dando vita a storie che esaltano l’unicità femminile. Da Patricia, traduttrice aziendale che trova stimolo negli attriti, a Fanny, fotografa che ha imparato a vedere davvero grazie al nonno cieco, le protagoniste esprimono la loro individualità attraverso pensieri, gesti e look distintivi.
“Acts like Prada”: quando una campagna promozionale si eleva a esplorazione creativa su più livelli
“Acts like Prada” è un esperimento creativo, in cui una singola persona si fa veicolo di più individualità. La figura dell’attrice protagonista torna e ritorna più volte, ma mai uguale e mai se stessa.
Ogni posa mostra una persona completamente nuova. Da ogni immagine traspare una manifestazione differente della filosofia di Prada, sintomo della mutevolezza della sua estetica. Mulligan interpreta Prada, e ogni persona messa in scena dall’attrice è la rappresentazione di un diverso lato del carattere del brand.
La campagna vede la moda come strumento di cambiamento. Le trasformazioni di Mulligan riflettono il continuo rinnovarsi dello stile. Il suo movimento costante celebra un’umanità contemporanea imprevedibile e contraddittoria. Un progetto creativo la cui stratificazione di significati lo rende qualcosa di più di una semplice campagna promozionale. Si tratta di un’esplorazione filosofica e sociologica su più livelli, dall’identità Prada a quella collettiva dell’intera società.
Il femminismo letterario di Ottessa Moshfegh
Ottessa Moshfegh condivide l’impegno femminista del brand. Nota per la sua rappresentazione schietta e radicale delle donne, ha mostrato questo tratto sin da Eileen, dove la protagonista affronta alcolismo e oscure fantasie sessuali.
Moshfegh dipinge personaggi femminili complessi, facendosi portatrice di un messaggio ben preciso: così come l’uomo, anche la donna può avere una personalità approfondita e intricata, e per questo può essere altrettanto volgare, perversa e ripugnante.
Quella dell’autrice è una rappresentazione onesta e consapevole dell’essere femminile. Una forma di femminismo letterario che si esprime attraverso racconti inventati e ambientati in epoche diverse, ma la cui eco giunge forte e chiara alla società contemporanea come un’esortazione a guardare le donne senza il filtro velato dell’aspettativa.
Photo courtesy Prada.