Chaotic Customization: un’apoteosi della personalizzazione

Dal Bag charming al DIY, ecco come la Chaotic Customization contribuisce a segnalare il declino del minimalismo inneggiando alla creatività individuale 

Parigi, autunno 2023: Miu Miu aggiungeva un tocco giocoso al classico bauletto squadrato Arcadie con pupazzetti e portachiavi in corda fluo. Nello stesso contesto, Balenciaga presentava Hobo bag dal sapore grunge, decorate da spesse catene e charm colorati. Venivano così piantati i semi del del bag charming, esploso nell’estate 2024. Conosciuto come “Birkinification,” il trend si ispira alla iconica borsa di Jane Birkin, che la decorava con stickers e la riempiva di oggetti. Consiste nel personalizzare la propria borsa con charms e accessori vari. Diversi mesi dopo, ciò che era nato come un dettaglio divertente è diventato un macrotrend del 2024, destinato a dominare anche il nuovo anno. Si tratta della Chaotic Customization, espressione coniata dal trend forecaster WGSN, che la ritiene una delle tendenze principali per il 2025. 

Che cos’è la Chaotic Customization?

La Chaotic Customization è la rappresentazione concreta del desiderio della Gen Z di riportare al centro della moda creatività ed espressione individuale. Questo trend riflette il desiderio di personalizzare gli accessori, un aspetto che ne spiega il successo. Questo trend non si ricollega a nessuna estetica in particolare, e può quindi essere declinata in qualsiasi modo. I consumatori possono così esprimere la propria creatività, dando il via a un vero e proprio processo di styling individuale. Le decorazioni sono super personalizzate, rimandano a ricordi ed esperienze vissute, concretizzando così una rappresentazione visibile di emozioni e storie di ciascuno. 

Accessori per gli accessori ( e non solo)

Peluche, portachiavi, nastri, cristalli e perfino vecchi gioielli e bijoux: non ci sono regole o limiti all’accessorization, se non quelli del buon gusto. Sull’onda di questa tendenza estrosa e divertente sono comparsi dei veri e propri “accessori per gli accessori”. A partire dai charms di design proposti da diversi brand, da Miu Miu e Balenciaga a Hermès, Loewe, Fendi e altri. Ma la Chaotic Customization non riguarda solo il settore del lusso, anzi: la sua espressione più pura risiede in processi dal sapore casalingo che si ricollegano alla pratica del DIY con l’applicazione di brillantini, glitter, borchie e anellini metallici. 

https://www.tiktok.com/@anhinged/video/7370540815665335595?_r=1&_t=ZN-8tFctfbQVpW

Questo fenomeno non si limita alle borse, ma può riguardare qualsiasi tipo di accessorio, dalle scarpe alle cover del cellulare o le cravatte. Non solo: in alcuni casi a essere customizzati sono anche capi di abbigliamento come jeans e t-shirt. Con Guerlain poi la personalizzazione approda anche al mondo del beauty grazie a Guerlain Rouge G, un rossetto con cover personalizzabile, a scelta tra diversi pattern, e specchietto incorporato con possibilità di aggiungervi un’incisione. 

Il progressivo declino del minimalismo tra personalizzazione, eccessi e provocazioni

Con la sua esplosione di colori, il mix di ispirazioni diversissime e le pennellate di creatività individuale, la Chaotic Customization sfida a testa alta gli imperativi di pacatezza e semplicità del minimalismo. Essa rappresenta solo uno dei sintomi di una vasta reazione al quiet luxury e al minimalismo che hanno dominato il panorama della moda negli ultimi anni. A segnalare il declino della semplicità minimalista hanno contribuito diversi momenti e trend del 2024, anno che si è aperto proprio con lo spopolare su TikTok della Mob Wife Aesthetic, nettamente contrapposta all’estetica della Clean Girl che rappresentava una declinazione tiktokiana della filosofia minimal.

A seguire il bag charming, la Brat Girl Summer, la Messy Girl Aesthetic: trend più o meno micro che si sono susseguiti durante tutto l’anno, evidenziando un desiderio viscerale di lasciare spazio a un concetto di moda che dia voce all’unicità di ogni individuo. Non sono mancati inni al massimalismo e critiche al quiet luxury nemmeno nell’universo dei brand, con il debutto di Alessandro Michele da Valentino, la collezione FW 24-25 di Isabel Marant o la sfilata SS 25 di Vetements, per citarne alcuni. Lo spazio per le apologie dell’uniforme minimal sembra essersi esaurito, lasciando le luci della ribalta puntate su una moda decisamente più personale ed estrosa, espressione del gusto e della creatività di ciascuno.   

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Gen 22, 2025

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