L’estetica del Miu Miu Boy: ibridazione di mascolinità e femminilità

L’uomo Miu Miu torna alla ribalta, invadendo con la sua estetica TikTok e spopolando tra i ragazzi della GenZ

Con il suo ritorno sulle passerelle, il Miu Miu Boy si sta imponendo come modello estetico, in particolare tra i giovani della GenZ. Nelle ultime settimane la Miu Miu Boy aesthetic spopola su TikTok, con migliaia di video che recitano “Nato per essere un Miu Miu boy, obbligato a ricreare gli outfit”. L’universo fashiontok si riempie così di video dagli hashtag #miumiuboy o #miumiu, andando così ad accrescere ulteriormente la popolarità del brand.

Tra i ragazzi che si sono lasciati ispirare da questa estetica c’è Lance Uy (@lanceuyy su TikTok). “Amo il modo in cui MIu Miu è ‘semplice’ ma allo stesso tempo colpisce per la sua creatività”, afferma il tiktoker. “Il brand utilizza colori tenui, semplici, che danno una sensazione di eleganza sobria, ma ciò che lo fa risaltare è il modo in cui gioca con gli strati e le texture. La loro abilità di combinare semplicità con un layering creativo dà vita a look che sono sofisticati e chic, cosa che trovo di grande ispirazione”. 

La popolarità del Miu Miu Boy tra riproducibilità dei look e approccio gender-less

Il successo di questo trend è senza dubbio collegato alla facilità nella riproduzione dei look. Questi sono spesso composti da una camicia con sopra una polo, normalmente blu. Per quanto riguarda i pantaloni, dominano quelli baggy, spesso e volentieri jeans, o i bermuda. Il tutto viene completato dall’aggiunta della borsa, generalmente oversize, e di qualche altro accessorio. 

Ma la riproducibilità dei look non è l’unica motivazione che sta dietro allo spopolare del Miu Men. L’estetica di Miu Miu infatti va incontro ai valori della GenZ, giocando molto con i codici dell’abbigliamento femminile e maschile. Si avvicina così a quello che è il mood generale della fashion community di oggi: chiunque può indossare qualsiasi cosa, con un approccio gender-less- come nota sempre Lance.

E aggiunge: “Le persone stanno anche andando in direzione di uno stile che è nostalgico ma allo stesso tempo fresco, e l’estetica tenue e stratificata di questo trend racchiude proprio tutto questo”. Insomma, look semplici, DIY-friendly e accessibili a tutti, ma che permettono comunque di sentirsi alla moda e cool. 

I look uomo di Miu Miu dagli archivi ad oggi

Nonostante a fine anni Novanta Miu Miu abbia prodotto alcune collezioni uomo, queste hanno poi subito una battuta d’arresto. Il brand ha continuato ad essere principalmente dedicato al pubblico femminile, finché negli ultimi anni alcuni look uomo sono ricomparsi sulle passerelle.

Già nella collezione Fall-Winter 22/23 avevamo assistito al debutto di alcuni Miu Miu boys, con outfit giocati molto sul cross-dressing. In particolare, l’ultimo look maschile ne era l’apoteosi: un abito in chiffon tiffany trasparente con ricami gioiello, sotto cui si intravedeva il completo intimo di culottes e reggipetto in seta celeste. L’approccio gender-neutral del brand si riflette anche nei casting delle sfilate, con la scelta di modelli che scardinano gli stereotipi di genere. 

L’estetica del Miu Miu Boy rompe dunque con i canoni dello stile maschile più tradizionale e rigoroso. Questo aspetto emerge anche dall’ultima collezione Spring-Summer 25, in cui i look, sia maschili che femminili, hanno un forte sapore di archivio. Si ispirano proprio alle prime collezioni uomo, con il ritorno delle giacche in nylon, abbinate a pantaloni corti e calze in lana.

Look dal gusto un po’ preppy, che si avvicinano alle uniformi degli school boys inglesi, ingentiliti da mollettine nei capelli. A essi se ne accostano di più casual, con t-shirt bianca e pantalone lungo con elastico in vista. A chiudere la sfilata è proprio un look uomo indossato dall’attore Willem Dafoe, che già aveva sfilato per Prada nel 2012 nello show dedicato agli uomini di potere. Nella collezione SS 25, Dafoe, vero e proprio Miu Men, indossa un look composto di pantalone lungo e cappotto. 

“Se mi sta, fa per me”

Ma tra i fan del brand non spopolano solo gli outfit maschili: gli uomini non si fanno problemi ad acquistare anche capi femminili. In questo modo accade che spesso i prodotti Miu Miu finiscano anche tra le mani di consumatori diversi da quelli per cui erano stati pensati. 

È anche per questa fluidità di confini uomo-donna che Miu Miu spopola. Nel Lyst Index relativo al primo trimestre del 2024, il brand registra un aumento dell’8% nelle ricerche online, e una crescita su base annua del 57%. Si colloca così al primo posto nell’Index, superando la sorella maggiore Prada, terza in classifica dopo Loewe. Mentre Prada è sinonimo di una moda più impegnata, sotto certi aspetti rigorosa, Miu Miu mantiene un approccio concettuale ma più cool e giocoso.

L’ibridazione tra i canoni di abbigliamento femminile e maschile del Miu Miu Boy non si limita ad essere una questione puramente estetica. Si tratta di una vera e propria provocazione, una dichiarazione di principi. Principi che si avvicinano molto ai valori cari alla GenZ: fluidità di genere e libertà di espressione individuale. “Se mi sta, fa per me”, afferma il produttore musicale Drew Mac, in un articolo uscito sul New York Times.

Ecco, in queste parole si riassume l’approccio dell’uomo Miu Miu che, libero dai canoni della virilità rigorosa, si approccia all’abbigliamento con totale spontaneità. Si tratta di un approccio che va molto d’accordo con un processo di ridefinizione della moda maschile in atto: una moda che diventa sempre più sperimentale e fluida, libera da imposizioni. 

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Nov 20, 2024

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