Valentino “Pavillon des Folies”: Alessandro Michele è tornato 

Alessandro Michele debutta ufficialmente da Valentino presentando la collezione spring/summer 2025 “Pavillon des Folies”. Il primo capitolo di un viaggio che si preannuncia sublime 

Uno specchio si infrange sulla realtà trasportandoci in una dimensione in cui bellezza e poesia si incontrano. “Pavillon des Folies” è il sublime proemio che inaugura la nuova visione di Alessandro Michele da Valentino. Così come aveva fatto in passato, il designer romano fa tabula rasa di tutto ciò che anima il mondo della moda in questo momento. Il risultato magnetico si fa materia nella collezione spring/summer 2025 di Valentino che ritorna alle origini. La rilettura dell’archivio è metafora di questa rinascita e si arricchisce con l’esplosione narrativa del nuovo direttore creativo.

Stratificazioni di storie, pizzo, paillettes e stampe opulente danno vita ad un viaggio nella splendida follia di una realtà in cui la bellezza è libera. Ma tutti i dogmi legati a quest’ultima si dissolvono, come afferma Michele, in una narrazione epica, ricca di pathos e mezzo catartico dell’asetticità odierna. Cartomanti, streghe, socialite e nobili decadute avanzano fra le incertezze estetiche di una “follia” edonistica che si riflette negli abiti. Caftani stampati, sottovesti in seta sovrapposte a jumpsuit in pizzo, bluse in chiffon e gonne iper decorate. Stratificazione dopo stratificazione si giunge ad un’armonia visiva in cui piume di fagiano, paillettes e pellicce ci riportano ai salotti romani del jet set anni Settanta.

Un decennio in cui Valentino risplendeva nella ricchezza di questa estetica che Alessandro Michele riporta nel DNA del brand. Un lavoro chirurgico di riscoperta e celebrazione che si rispecchia anche negli accessori. Cappellini beanie ricoperti di applicazioni preziose, orecchini iper lunghi e borse, da collezione, a forma di gatti stregati. Il menswear rispecchia i non-canoni del designer romano promotore di una bellezza maschile gentile e libera dai costrutti sociali. Giacche doppiopetto si alternano a polo in maglia traforata; il tutto combinato con cascate di perle, guanti in pizzo e ballerine raso terra. 

La visione chimerica di Alessandro Michele infonde speranza e vitalità in un sistema piegato all’asetticità del “quiet luxury” che oggi possiamo definire “morto”. Nel “padiglione delle follie” rinasce la bellezza poetica, la sua caducità e la sua decadenza. Così come tutte le sfumature effimere della vita fatta sogni, speranze e morte.

La ballata “passacaglia della vita” ci accompagna nella realtà rarefatta di un genio creativo che spazza via così qualsiasi certezza, invitandoci ad essere liberi. 

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Set 29, 2024

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