BRAT Summer: Charli XCX “is everywhere”

Un’ondata di verde acido e hyperpop travolge l’estate 2024. Charli XCX con il suo ultimo album BRAT riscrive le regole dell’industria musicale, ma non solo 

La musica è forse la forma d’arte più diretta e democratica nel panorama contemporaneo. La sua forza comunicativa, quando è sfruttata al massimo, è in grado di influenzare la cultura popolare e cambiare il modo stesso di fare musica. In passato sono stati diversi gli artisti che attraverso scelte anche sperimentali hanno contribuito a questi cambiamenti. Ricordiamo il debutto di Lady Gaga che ha rivoluzionato radicalmente la comunicazione visiva legata ai progetti musicali della sua generazione. O Beyoncè che con album come Renaissance e Cowboy Carter è riuscita a creare universi visivi ben definiti, ripresi anche dal fashion system, senza mai pubblicare un video musicale. 

Ci sono progetti dunque che, nonostante non infrangano nessun record di streams, sono capaci di influenzare la cultura, la moda e società. L’ultimo album di Charli XCX ‘BRAT’ rappresenta a pieno questa forza comunicativa. A distanza di un mese dalla sua uscita fra meme e canzoni virali difatti la BRAT mania è un vero e proprio trend. Charli XCX ci trasporta nell’universo hyperpop attraverso una scrittura testuale sincera e personale, proponendoci l’estetica di una “messy girl” forgiata da disillusione e incuranza del presente. I principali riferimenti culturali arrivano direttamente dagli ultimi anni duemila con citazioni a film trash-cult come Mean Girls e ritorna anche la malinconia per l’epoca d’oro di Tumblr. 

Green BRAT

Charli XCX si è sempre distinta per la sua comunicazione diretta e senza filtri. Una vera e propria conversazione “confidenziale” con la propria community che si è sentita sempre parte della narrazione personale dell’artista. L’annuncio di BRAT non ha fatto eccezioni e tramite una diretta su tiktok è stata rivelata la cover dell’album, dipinta su una parete di New York, ribattezzata “BRAT wall”. Uno spazio pubblico utilizzato per annunciare la versione deluxe del progetto, la collaborazione con Lorde e dove i fan hanno potuto assistere a diverse performance di Charli. 

Un’unico quadrato verde acido, riporta al centro il titolo dell’album scritto in font arial, il tutto ovviamente low-quality. Un grafica cruda, senza orpelli o rifiniture patinate che riesce a diventare virale fin da subito, sia grazie al supporto della community che grazie all’ironia dei migliaia di meme generati. L’autenticità dell’artista diventa dunque il tema centrale del progetto che spopola ovunque. Un successo mediatico così grande che fa aumentare del 17% le ricerche per la tonalità di verde acido utilizzata nella cover dell’album. 

E così si diffonde la BRAT mania in cui, inevitabilmente, ogni oggetto verde viene ricollegato all’album e alla sua estetica. Un’effetto domino che ha generato un vero e proprio trend di stagione che potrebbe anticipare ciò che vedremo sulle prossime passerelle. Di fatti, da Gucci nella collezione uomo SS25 il rosso Ancora sembrerebbe essersi messo da parte in favore del verde mela, ma non solo. Prada ripropone un lieve verde acido nel guardaroba maschile del prossimo anno e nel debutto di Alessandro Michele da Valentino è possibile individuare piccoli dettagli della stessa cromia. 

Le BRAT girls e il video di 360 

Per impersonificare la BRAT girl basta avere un accendino Bic, un pacchetto di sigarette e “a strappy tank top” come dichiarato da Charli XCX alla BBC. Un’estetica, seppur molto labile, ma che si riconosce fin da subito e ci riporta nell’epoca d’oro di Tumblr. In contrapposizione alla clean girl, al quiet luxury e al Barbiecore, la messy o Brat girl è anche figlia di diversi micro trend che hanno caratterizzato i primi sei mesi dell’anno e che sembrerebbero crescere sempre di più. I codici visivi del siren office core e del succubus chic vengono fagocitati dal vortice verde acido creando le muse magnetiche del video di 360. Le trend setter Julia Fox e Gabriette (citate anche nel testo della canzone), la modella Alex Consani, Emma Chamberlain, Richie Shazam e l’eterna Chloe Sevigny danno vita ad un vero fashion film corale. Fra look di Mugler, Ferragamo, Jean Paul Gualiter e Vetemets le protagoniste del video rappresentano a pieno l’essenza della Brat Girl e dell’intero progetto. 

La Brat Summer, appena iniziata, sta contagiando tutti. Saprà il fashion system sfruttare al meglio questo nuovo fenomeno mediatico proprio come è successo con il Barbiecore dello scorso anno? I numeri sembrerebbero essere già a favore di questo trend. Secondo la piattaforma Launchmetrics BRAT in un mese avrebbe generato ben 22.5 milioni di dollari in Media Impact Value (MIV). Situazione che si ripete anche per i tutti i brand che nell’ultimo anno si sono occupati dell’immagine di Charli XCX che per Marni ha generato $788.000 in MIV mentre per Balenciaga $382,000. Ma la lista è molto più ampia e comprende anche numerosi brand emergenti sostenuti dall’artista. BRAT sta riscrivendo le regole dell’industria musicale riuscendo ad unire sperimentazione e autenticità ad un’estetica dal forte impatto visivo divenuta già cult. 

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Lug 12, 2024

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