Tortellini, baguette e pomodori diventano clutch e borse a mano. In passerella (o in tavola) arriva il trend degli accessori a forma di cibo
L’irriverenza degli accessori con forme bizzarre rappresenta da sempre un tratto distintivo per determinati brand e designer che dell’ironia ne fanno un logo. Negli anni sono state molteplici le creazioni che hanno suscitato la curiosità del pubblico più avvezzo alla parte giocosa della moda rispetto a quella seriosa e istituzionale. Un trend che ritorna ciclicamente e che ha conquistato anche le passerelle delle scorse stagioni. Attraverso una declinazione decisamente unica e ironica le forme più disparate di cibo hanno dato vita a clutch e borse a mano.
Lo scorso gennaio, primo fra tutti, Federico Cina presenta ufficialmente la prima borsa del brand, la “Tortellino Bag”. Un nome suggestivo che descrive perfettamente la forma dell’accessorio pensato come un’omaggio alla tradizione culinaria della terra d’origine del designer. La Torellino Bag non solo racchiude tutte le caratteristiche visive della pasta tradizionale Emilio-romagnola ma diventa anche testimone dell’artigianalità nostrana. Come affermato da Federico Cina infatti i procedimenti di realizzazione della borsa sono esattamente riconducibili alla lavorazione del piatto tradizionale. Un’unico quadrato di pelle (certificata come scarto animale) viene ripiegato e poi imbottito, proprio come avviene con la pasta sfoglia.
Ma Federico Cina non è stato l’unico a reinterpretare la tradizionale italianità. Adrian Appiolaza nel suo debutto da Moschino ripesca dagli archivi del brand tutta quell’iconografia patriottica e satirica che caratterizzava la visione del fondatore Franco. Oltre a vestiti e top realizzati con il Tricolore drappeggiato in passerella le modelle sfilavano stringendo fra le mani clutch e borse nelle più disparate forme di pane.
Sicuramente un riferimento stilistico all’origine del brand ma che ci fa ricordare anche la strabordante creatività del precedente direttore creativo di Moschino, Jeremy Scott. L’estro del designer statunitense trovò terreno fertile nel DNA del brand italiano fin dalla sua prima collezione. Negli anni Jeremy Scott ha stupito il pubblico con show dalle tematiche pop in cui gli accessori dalle forme stravaganti erano protagonisti proprio quanto i capi proposti. Ad esempio, borse a forma di croissant e torte nuziali arricchivano la collezione rococò della FW 2020 ispirata a Maria Antonietta.
Ritornando alle stagioni correnti, Jonathan Anderson sorprende tutti con una borsa a mano a forma di fascio di asparagi presentata in occasione della FW 2024-25 di Loewe, ma non solo. È diventata virale una clutch a forma di pomodoro cuor di bue. Un pezzo unico realizzato da Loewe dopo che un’utente su X aveva ironizzato sulla forma dell’ortaggio che gli ricordava i design stravaganti del brand.
Moda e cibo non sono mai stati così vicini e lo testimoniano anche le altre interpretazioni del tema da parte di molteplici brand. Balenciaga realizza una borsa a forma di sacchetto di patatine Lays mentre Bottega Veneta con il suo intrecciato da vita ad una borsa a mano a forma di sardina (chiaro rifermento al modello iconico della maison). Che sia una celebrazione della propria terra, una provocazione o un semplice “gioco”, come amerebbe affermare Franco Moschino, il cibo sarà il prossimo protagonista delle scelte di stile più coraggiose.