Art

Fondazione Prada presenta “Pino Pascali”

Fondazione Prada presenta un’ampia retrospettiva dedicata all’artista italiano Pino Pascali, una mostra a cura di Mark Godfrey, a Milano dal 28 marzo al 23 settembre 2024

A Milano esiste un luogo in cui la moda e l’arte si fondono in un perfetto connubio che, da anni, ospita artisti di fama internazionale: Fondazione Prada. Date le premesse, non c’è luogo migliore per ospitare una grande mostra retrospettiva dedicata a Pino Pascali, un artista che ha lasciato un’impronta indelebile nel panorama dell’arte contemporanea italiana e internazionale. Aperta fino al 3 settembre 2024, l’esposizione rappresenta un’occasione unica per esplorare la carriera e l’eredità artistica di Pascali, la cui produzione ha profondamente influenzato l’arte del XX secolo.

Il percorso artistico di Pino Pascali, un artista poliedrico

Pino Pascali, nato a Bari nel 1935 e tragicamente scomparso a soli 33 anni in un incidente motociclistico, è stato un artista poliedrico nonchè uno degli esponenti più originali dell’arte italiana della sua epoca. La sua attività artistica, seppur breve, spazia dalla scultura alla pittura, fino alle installazioni, e si distingue per un approccio innovativo e sperimentale, caratterizzato dall’utilizzo di materiali non tradizionali e sviluppando un linguaggio visivo unico nel suo genere. Pascali è spesso associato all’Arte Povera, movimento artistico che sfidava le convenzioni tradizionali utilizzando materiali comuni e tecniche non convenzionali.

La mostra alla Fondazione Prada si concentra su diverse fasi della produzione artistica dell’artista, attraverso una selezione accurata delle sue opere più significative, mettendone in luce la capacità di trasformare materiali semplici in creazioni artistiche straordinarie. Quarantanove opere provenienti da musei italiani, stranieri, e collezioni private, diffusa in tre diverse aree espositive.

Lucidità e critica sociale: le installazioni di Pascali tra materiali poveri e cultura popolare 

Uno degli aspetti più affascinanti della mostra è la presentazione delle grandi installazioni di Pascali. Queste opere, spesso realizzate con materiali poveri e di recupero, testimoniano l’interesse dell’artista per la trasformazione e il gioco. La sua famosa serie di sculture “Bachi da setola”, realizzata con setole di plastica e metallo, è un esempio lampante del suo approccio ludico e innovativo, nonchè l’espressione di una critica sociale al mondo del consumismo. 

Tra le opere esposte, si possono ammirare le sue celebri “Armi” e “Finte sculture”, realizzate con materiali industriali come ferro, legno e tessuti. Queste opere rivelano un profondo legame con la natura e la cultura popolare e giocano con il concetto di illusione e realtà, sfidando lo spettatore a interrogarsi sulla natura dell’arte e della percezione.

Un punto focale delle opere di Pino Pascali e sicuramente il loro mescolarsi con il marketing e la pubblicità dell epoca, attraverso i materiali che hanno caratterizzato gli anni sessanta.

Come la plastica, ma anche l’amianto, che popolavano tutte le pubblicità e le riviste dell’epoca annunciati da slogan altisonanti che stridono amaramente con la coscienza ecologica attuale. L’impiego di amianto ed eternit era per l’artista un modo di rappresentare la centralità di questi materiali nella società di allora e sottolinearne l’importanza all interno della nuova industria. 

Un’eredità duratura che incita alla sperimentazione

Oltre alle opere più conosciute, la mostra include anche una serie di lavori inediti e una ricca documentazione di schizzi, fotografie e video che offrono uno sguardo approfondito sul processo creativo di Pascali. Questi materiali permettono ai visitatori di comprendere meglio il contesto in cui l’artista operava e le influenze che hanno modellato il suo percorso artistico.

Pascali ha lasciato un’eredità duratura che continua a ispirare artisti contemporanei. La sua capacità di sperimentare con i materiali e di interrogarsi sulle relazioni tra arte, natura e società lo rendono un punto di riferimento imprescindibile per chiunque si interessi all’arte contemporanea.n’occasione imperdibile per scoprire o riscoprire il genio creativo di Pino Pascali. La mostra, curata con grande attenzione ai dettagli, permette di apprezzare la complessità e la profondità del lavoro di un artista che ha saputo guardare oltre i confini del suo tempo. La Fondazione Prada si conferma così un luogo di eccellenza per la promozione e la valorizzazione dell’arte contemporanea, offrendo al pubblico una finestra privilegiata sull’opera di uno degli artisti più significativi del XX secolo.

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Giu 25, 2024

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