“Almost famous” ci immerge nel percorso accademico e professionale degli ex studenti dell’Accademia del Lusso, raccontando le loro storie di crescita, sfide e realizzazione
Accademia del Lusso forma i nuovi creativi che andranno a plasmare la moda del futuro. Le storie e la formazione degli alumni ci raccontano punti di vista differenti di un percorso di crescita dinamico e stimolante. Per questo appuntamento di Almost famous abbiamo incontrato Sara Gianfelici che ci racconta del suo percorso accademico e professionale.
V. Ciao Sara, raccontaci chi sei.
S. Mi chiamo Sara Gianfelici, ho 24 anni e sono originaria delle Marche. Nel 2018 ho concretizzato il mio desiderio di trasferirmi a Milano, città che ho sempre ritenuto affascinante ed intrigante e che, in qualche modo, associavo al mio futuro. Dopo aver conseguito una laurea triennale in un ambito ben lontano da ciò di cui mi occupo oggi, decido di rimettermi in gioco e ricominciare da zero per seguire la strada che volevo davvero intraprendere. Il mio sogno di inserirmi nel mondo della moda era sempre presente e quegli anni di crescita personale mi hanno permesso di consolidarlo e dato la giusta “scossa” per inseguirlo.
V. Cosa ti ha portato verso Accademia del Lusso e perchè hai scelto di frequentarla?
S. Ho scelto di iscrivermi al professional course “Fashion and Luxury Communication” perché mi sembrava rispondesse perfettamente alle mie esigenze. I moduli scelti ad hoc mi davano la possibilità di approfondire gli ambiti che sentivo più affini alle mie passioni. Speravo che la durata e le modalità di insegnamento del percorso mi avrebbero permesso di catapultarmi velocemente nel mondo del lavoro. E in effetti così è stato.
Anche la possibilità di far parte del team di Virtus è stata un plus alla mia esperienza. Mi ha dato una visione concreta e ampia su aspetti fondamentali di quello che sarebbe stato poi il mio lavoro effettivo. Nel mio cuore ho scelto di frequentare Accademia perché sentivo la necessità di esprimermi e far uscire sfaccettature della mia personalità che nemmeno io stessa conoscevo. Volevo dare carta bianca alla mia creatività, senza pormi dei limiti, ma andando anzi incontro sempre a nuove sfide.
V. Quali esperienze lavorative hai ottenuto una volta terminato il tuo percorso?
S. È già trascorso un anno da quando ho iniziato effettivamente il mio percorso lavorativo come stylist e assistente stylist. Sono molto riconoscente ai miei professori che sono stati di grande supporto e guida. Le mie primissime esperienze sul set come assistente sono state una campagna di gioielli e una cover story di Vanity Fair con Marco Mengoni.
Mi sono poi messa alla prova come stylist realizzando editoriali, lookbook di designer emergenti, la mia prima cover per L’Officiel Hommes Italia e collaborando alla presentazione della SS24 Quingue Cashmere durante la fashion week.
Nei mesi a seguire, e fino ad oggi, ho avuto la possibilità di lavorare con diversi stylist negli svariati ambiti di cui si compone lo styling: dai video musicali di artisti, alla pubblicità per Sanremo e anche alla tv con XFactor, alle riviste di moda, che mi hanno dato una visione del mondo redazionale, al Festival di Venezia, fino alle campagne e fashion films per i brand di moda. Tutto ciò mi ha dato modo di confrontarmi con diversi stili ed approcci al lavoro, aiutandomi a ridefinire le mie capacità ed ampliare il mio network.
Oggi quello che mi sento di dire è che che attraverso lo styling possiamo davvero “urlare” al mondo chi siamo e dove vogliamo arrivare, concedendosi il tempo per trovare la propria vera ed unica direzione.
Riproduzione riservata © Copyright Virtus Magazine.
Alumna @SaraGianfelici
Photographer @AlessandroRuggieri
Special thanks to @Accademiadellusso