Balenciaga fw 24/25: la creatività è il nuovo lusso

Demna Gvasalia indaga sul nuovo concetto di lusso e ridefinisce ancora una volta il concetto di bello

La sfilata autunno-inverno 24 di Balenciaga è stata preceduta da un messaggio vocale del direttore creativo Demna Gvasalia che induce il pubblico a riflettere su cosa sia il lusso. 

Una riflessione che oggi più che mai è di rilevante importanza considerando l’appiattimento di cui il sistema moda è stato investito, e a cui progressivamente stiamo assistendo. I brand sempre più spesso cedono alle leggi del mercato a sfavore della creatività e della propria identità, portando in passerella delle collezioni che risultano essere prive di contenuto e non abbastanza forti da soddisfare le sempre più esigenti richieste dei consumatori. Non sono più sufficienti materiali di prima qualità e campagne pubblicitarie all’avanguardia, oggi il lusso necessità di sostanza concettuale. 

Ed è proprio nelle parole di Demna che questa affermazione trova ristoro, infatti il designer afferma « Il lusso è per definizione una sorta di scarsità, qualcosa che non è infinitamente disponibile. Ciò che sembra essere veramente raro e finito in questo momento è, in realtà, la creatività stessa. Credo che la creatività sia segretamente diventata una nuova forma di lusso».

Ed è in questa ottica che lo show di Balenciaga diventa un manifesto di creatività. La collezione è un ponte a cavallo fra il passato e il futuro della storica maison. In passerella di alternano abiti che traggono ispirazioni dalle silhouette di Cristóbal Balenciaga ad abiti che esaltano una visione futuristica e avanguardista del designer georgiano.  Una ricerca estetica che va al di là del capo in sé, ma che cerca di dare un valore più profondo all’abito in sé, quasi a cercare un significato nascosto. 

«Mi piace mettere in discussione le cose che contano per me attraverso il mio lavoro. Che cos’è la moda e perché è importante? Per chi faccio quello che faccio? La moda è sufficiente? In un mondo eccessivamente saturo di contenuti, è mai sufficiente qualcosa? Quanto è sufficiente? La parte importante non è necessariamente trovare risposte, ma il processo di interrogazione in sé» continua a raccontare Demna.

Allora i maxi coat in pelliccia non rappresentano più uno status dell’estrazione sociale, gli abiti ottenuti da stralci di tessuto per un effetto messy che si allontano da un concetto di sublime perfezione, le calze sfilate, gli orli lasciati al vivo, i volumi ampi e fluidi diventano tutti elementi di una nuova sperimentazione per ridefinire il concetto di bellezza. «Questa collezione riguarda l’estetica che sto evolvendo nella moda da esattamente dieci anni. Si tratta di identificarsi e appartenere a questa estetica. Si tratta anche della moda che conta per me» spiega Demna.

Immancabili come sempre riferimenti alla cultura pop. Ecco allora campeggiare frasi, che diventano ornamenti per maglie e felpe, come la scritta “Ciao Bella”, “ebay” e “Keep calm”.

A completare i look scarpe dalla punta allungata, maxi bag e gli occhiali Face-Schield.

Share

Mar 4, 2024

  • DISCOVER MORE
  • /
  • DISCOVER MORE
  • /
  • DISCOVER MORE
  • /
  • DISCOVER MORE
  • /
  • DISCOVER MORE
  • /
  • DISCOVER MORE
  • /
  • DISCOVER MORE
  • /
  • DISCOVER MORE
  • /

DISCOVER MORE

DISCOVER MORE