La settimana di Sanremo 2024 è ufficialmente iniziata. Negli anni passati ci sono stati artisti che hanno lasciato un ricordo indelebile nei nostri ricordi, non solo con le loro canzoni ma anche il loro stile
Sanremo è l’evento culturale più in vista di sempre, forse l’unico pilastro immortale del panorama televisivo italiano. Una settimana fuori dal tempo, capace di immobilizzare un’intera nazione che per pochi giorni festeggia, all’unanimità, la magia della musica italiana. Il festival negli anni è stato definito come la metafora televisiva della società corrente, un annales ricorrente che ha segnato la storia italiana. Artisti di ogni genere ed età hanno calcato il palcoscenico dell’Ariston regalandoci emozioni e ricordi eterni. Le scale più famose della televisione sono le testimoni di passaggi iconici, impreziositi da abiti e look scenici che hanno segnato anche la storia della moda. È impossibile citare tutti i look che hanno reso questo evento ancora più immortale ma ne abbiamo selezionati 10 che riecheggiano ancora nella memoria di tutti.
Mina in Rosetta Gussoni Reclari, nel 1961
La voce più potente della musica italiana partecipò soltanto due volte alla kermesse sanremese. Nel 1961 Mina presentò “Le mille bolle Blu”, una canzone iconica nella sua leggerezza il cui testo sembrava parlare anche del look presentato. Cucito e pensato dalla sua sarta di fiducia Rosetta Gussoni Reclari, l’abito che indossava Mina ricordava la classica silhouette del new look di Dior. Vita strettissima e un’ampia gonna a ruota. Lo chiffon bianco era ricoperto da una stampa all over composta da numerose “bolle blu”.
Nada, nel 1969
A soli 15 anni Nada partecipò al festival di Sanremo con il brano immortale, conosciuto da intere generazioni, “Che freddo fa”. La scelta stilistica rispecchiava la moda iconica degli anni Sessanta. Un mini tubino bianco a campana, stivali alti e una cascata di margherite bianche impreziosivano le maniche del vestito; chiaro omaggio alla città dei fiori.
Patti Pravo in Gianni Versace, nel 1984
La ragazza del Piper nel 1984 partecipò al festival con il brano “Per una bambola” proponendo dei look “alieni” che mixavano diverse culture. Influenzata, in quegli anni, dall’estetica giapponese, Patti Pravo decise di unire l’iconico tessuto Oroton di Gianni Versace con le silhouette del kimono tradizionale. Il risultato fu magnetico e oggi, quei look, sono ancora impressi nella nostra memoria.
Loredana Bertè in Gianni Versace, nel 1989
Alla sua prima partecipazione al festival di Sanremo Loredana Bertè decise di lasciare il segno per molteplici ragioni. Il brano con cui partecipò “Re” (scritto da Mango) fu il primo pezzo rock mai presentato nella storia della competizione. Il suo look realizzato da Gianni Versace smosse l’opinione pubblica. Un tubino nero di pelle strettissimo, calze a rete nere e un pancione finto. Loredana Bertè portò sul palco non solo un look provocatorio ma un vero e proprio manifesto politico a sostegno della legge sull’aborto.
Mia Martini in Armani, nel 1989
Mia Martini, dopo diversi anni, ritorna sulla scena musicale che aveva deciso di abbandonare anni prima. E lo fa proprio a Sanremo, con l’eterna “Almeno tu nell’universo” che riecheggia ancora graffiante nel teatro Ariston. Gli abiti indossati da Mia, tutti Armani, erano essenziali, sia nelle silhouette eleganti che nella scelta del bianco e nero. Quello che si ricorda fra tutti è senza dubbio l’abito lungo bianco drappeggiato e ricoperto da pois neri.
Sabrina Salerno e Jo Squillo, nel 1991
Nel 1991 Sabrina Salerno e Jo Squillo portano sul palco dell’Ariston un brano che viene considerato un’inno d’emancipazione femminile. “Siamo Donne” ha segnato per sempre la storia del festival anche grazie alla scelta dei look delle due artiste, provocatori e liberi come il testo del brano. Il bikini lamè di Sbrina Salerno e il mini dress rosa di Jo Squillo sono ancora oggi fra i look più iconici di Sanremo.
Anna Oxa in Gucci by Tom Ford, nel 1999
Nel 1999 Anna Oxa ritorna al festival con “Senza Pietà”, un brano passionale e così travolgente da raggiungere il gradino più alto del podio. Anna Oxa fin dal suo esordio all’Ariston è sempre stata capace di proporre soluzioni stilistiche contemporanee, provocatorie e sperimentali. Il festival del 1999 è ricordato principalmente per il suo look di Gucci disegnato dall’allora direttore creativo Tom Ford. Il pantalone a vita bassa borgogna, impreziosito da diverse applicazioni, lasciava intravedere un tanga nero. Il resto è storia.
Achille Lauro in Gucci by Alessandro Michele, nel 2020
Nel 2020 Achille Lauro in collaborazione con il suo stylist Nick Cerioni e con Alessandro Michele ancora da Gucci, realizzò una serie di look complessi e concettuali. Ognuno di questi raccontava una storia, collegati metaforicamente dal messaggio della canzone presentata “Me ne frego”. Il primo, ispirato alla storia di San Francesco, fu il più discusso, per via della tutina in mesh trasparente che creava l’illusione nude-look.
Elodie in Versace, nel 2020
Per Elodie il 2020 ha segnato la sua rinascita musicale e stilistica. Le sonorità contemporanee del suo brano in gara “Andromeda” si sposavano perfettamente con lo styling audace e prorompente di Ramona Tabita. Elodie scese le scale dell’Ariston avvolta dalle silhouette sensuali di Versace riportando in qualche modo in prima linea le forti collaborazioni fra il mondo della musica e quello della moda. Fra qualche scollo vertiginoso e diverse safety pin dorate Elodie conquistò il suo posto nell’olimpo delle pop star nazionali.
Elisa in Valentino, nel 2022
Dopo 20 anni dalla sua storica vittoria Elisa ritorna come concorrente nel Sanremo del 2022 con “O forse sei tu”. Il tempo sembrerebbe essersi fermato e l’artista decide di omaggiare i propri look del 2000 con un bianco ottico che ritorna durante tutte le sue apparizioni. Le creazioni di Pierpaolo Piccioli accarezzano la figura di Elisa che sembra fluttuare fra i tessuti candidi degli abiti Haute Couture di Valentino.