Maison Margiela Artisanal 2024: il risveglio dell’Haute Couture 

John Galliano chiude la settimana dell’Haute Couture a Parigi ricordando al mondo della moda che si può ancora sognare

La collezione Maison Margiela Artisanal 2024 è la sublimazione poetica di un tempo lontano. Un biglietto della metro riporta indietro nel tempo gli ospiti dello show in una Parigi antica, ricoperta da una fitta nebbia, intrisa di storie decadenti. Un cortometraggio di Buz Luhrmann introduce la collezione Maison Margiela Artisanal 2024 ricreando un’osmosi spazio-temporale, magica e irreale. 

Dalla nebbia si fa spazio Leon Dame, ingabbiato in un corsetto bianco, che, avanzando, interagisce con la platea seduta fra i tavoli sporchi e caotici di una locanda fatiscente. È il primo personaggio di quello che potremmo definire un romanzo maledetto che prende vita attraverso personaggi grotteschi e caricaturali. Gli abiti ricostruiscono silhouette estremamente esagerate e che impediscono i movimenti naturali della camminata.

Bambole di porcellana barcollanti sono ricoperte da stratificazioni di abiti sartoriali che ci parlano di sogni infranti sull’asfalto bagnato della sera. Donne e uomini diventano manichini irreali, dalla vita strettissima e dai fianchi spropositati. La Couture respira attraverso costruzioni complicatissime che inghiottiscono il corpo e lo rigettano attraverso tagli vivi. Il popeline della camicia a righe da vita ad abiti in stile belle époque e il tulle leggero è sporcato da tracce di vernice. Il cappotto classico con le impunture a vista si alterna a capi spalla indefinibili impreziositi da plissé “cartonati”. 

Ogni look della collezione racconta una storia diversa. La notte e il sogno stridono con una realtà perturbante di una Parigi che di notte diventa sempre più pericolosa. L’ignoto dell’Uncunny Valley diventa reale grazie al make-up disturbante di Pat McGrath che trasforma la pelle dei volti dei modelli in porcellana splendente. 

Fra la nebbia che nasconde i pensieri più oscuri di cortigiane, criminali e ubriaconi entra in scena l’attrice Gwendoline Christrie. E sotto le sembianze di una metress grottesca, ricoperta dai volumi vittoriani di un abito in latex, chiude l’ultimo capitolo di questa notte maledetta. 

Negli anni siamo stati abituati ad una moda confortevole, sicura e prevedibile, sia nella bellezza che nella semplicità. Nonostante la grande libertà artistica dell’Haute Couture, anche quest’ultima si era assopita in un sonno quieto. John Galliano con quest’ultima collezione però si distacca da tutto e da tutti ricordandoci che la moda può ancora farci sognare. L’Haute Couture ha questo compito e sembrerebbe essersi risvegliata nell’oscurità della notte di Margiela. 

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Gen 26, 2024

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