Esplorando il cambiamento attraverso la collezione uomo autunno/inverno 24/25 di Federico Cina

L’indagine nei colori del nulla, nell’ambito della collezione autunno/ inverno 24/25 di Federico Cina, svela profonde riflessioni sull’essenza della trasformazione

In questo contesto, i tagli netti, gli attraversamenti e le soglie emergono come imprescindibili punti di demarcazione, splendidamente enfatizzati attraverso la maestria sartoriale di Cina.

L’atto di spogliarsi si configura come un momento cruciale, in cui riporre vestiti diventa un gesto brutale ed essenziale. Questo processo, intrinsecamente legato alle fasi di crescita e transizione verso l’età adulta, delinea una netta divisione tra un prima e un dopo.

Federico, riflettendo su questo cambiamento, utilizza la metafora di una figura emergente da una nebbia invernale. La nebbia stessa, elemento mutevole, solleva interrogativi sui suoi colori e la sua essenza. In questo contesto, il cambiamento diventa un momento inevitabile, uno scarto che conduce a crescita e trasformazione.

Il processo di cambiamento porta ad una sensazione di vulnerabilità e incertezza, ma anche alla scoperta di una nuova forma di conforto interiore. Federico cerca di individuare i “Colori del nulla,” parallelo alle opere di Luigi Grossi, artista focalizzato sull’ineffabile e sulla rappresentazione emotiva.

In dialogo con concetti architettonici e artistici, “Colori del nulla” diventa un veicolo narrativo per esplorare il momento esatto in cui tutto cambia. La sartorialità di Cina enfatizza l’essenza della forma, con linee nette e precise, pieghe che ricordano l’armatura compatta e una palette che riflette pietra e nebbia.

Dall’ispirazione classica nasce la Tortellino Bag, un simbolo tradizionale trasformato in un accessorio dalla struttura morbida ma scultorea.

“Colori del nulla” abbraccia il cambiamento come atto trasformativo, invitando a riflettere sulla bellezza e sulla potenza di ogni transizione, considerandola un’opera d’arte in sé.

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Gen 13, 2024

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