“Raw diamond” è la nuova collezione per la FW23 lanciata da Ballantyne e vuole dare vita ad un progetto fondato sul ripristino del ciclo di vita completo della maglia.
L’ambiente e gli elementi naturali rappresentano una prefazione all’interno della nuova campagna di Ballantyne. La collezione pensata per la FW23 è stata chiamata ‘Raw diamond’ e i concetti trasmessi sono portatori di un progetto valoriale che pone il focus sui tessuti che compongono i capi, sia maschili che femminili.
Sono gli scatti del fotografo Federico Barbieri ad immortalare lo scenario rappresentativo della capsule; immagini black and white ambientate all’interno di una riserva naturale in cui il paesaggio della campagna, la sua fauna e la sua flora diventano protagoniste.
Ad un’immediata visione, l’immaginario proposto svolge la funzione di macchina del tempo andando a prefigurare una realtà passata; l’obiettivo però va ben oltre l’emozione della nostalgia, ma desidera anche attualizzare valori e concetti che possono e vogliono essere contemporanei.
Il punto di partenza dei capi
Ballantyne decide di dedicarsi ad entrambi i generi e propone capi che rimangono fedeli all’ispirazione tradizionale del marchio.
Nasce tutto dalla Scozia, dai suoi pescatori e dal loro tipico vestiario grezzo e pesante. Lo stile “Raw” è il fil rouge che si vuole seguire, ma lo si arricchisce di un significato in più.
L’elemento caratterizzante dell’intera collezione è la materia prima. I capi proposti hanno la capacità di esaltare le proprietà delle fibre utilizzate e rispettano orgogliosamente tre main features. Le maglie sono lavorate e tinte naturalmente senza un precedente lavaggio, così da mantenere intatti i loro benefici, in particolare la morbidezza. La lana alpaca è preservata dalla tintura per poter ammirare la sua vera natura. Per completare il corollario, i capi Unwashed si completano di paradossali e incupiti motivi o intarsi a sfondo natalizio.
Oltre alla maglieria da uomo, il marchio decide questa volta di offrire una linea interamente dedicata alla donna; una versione dell’abito a tubino, smanicato e con il collo alto, gonne dritte dalle diverse lunghezze e ovviamente, anche in questo caso maglieria per tutti i gusti.
Non solo fibre
È in questo modo che anche la palette colori della capsule si compone di tonalità classiche ed intramontabili come il bianco e il nero, per poi introdurre il beige alternato a punte di nocciola e un freddo marrone. Non possono poi mancare le diverse sfumature di grigio, passando da quelle più corpose a quelle più incerte.
Per quanto riguarda le trame, ecco di nuovo che la collezione rimanda alla calorosità dei tessuti, resa possibile dalle valorizzate caratteristiche tecniche delle fibre; l’inverno che si ricollega automaticamente alle rigide temperature, ma anche alle festività e quindi al comfort. È per questo che i melangiati si susseguono a maglioni Fair isle e Aran che si completano con motivi a quadri.
Con questo nuovo progetto, Ballantyne mantiene ben saldo il legame con le origini, decidendo di non dimenticarsene, ma al contempo si impegna nell’offrire un valore aggiunto, pur sempre ripescato però da un grado 0, ovvero da una dimensione passata capace di ricordare da dove si può ricominciare.
Photo courtesy Ballantyne.