Il mondo di Pietro Groff: un viaggio visivo che sottolinea come l’autenticità emerga quando si riconosce la bellezza in ambienti spesso trascurati.
“Keep an eye on” è un contenitore informale che mette in risalto talenti contemporanei provenienti da molteplici settori. È uno spazio accogliente che unisce creatività e innovazione in un ambiente stimolante e dinamico.
Qui gli artisti emergenti trovano un luogo in cui condividere la loro passione e mostrare la propria identità. L’obiettivo principale del format è quello di mettere in evidenza le personalità più promettenti nel mondo dell’arte, offrendo loro visibilità e la possibilità di far sentire la propria “voce”.
In questa conversazione con il fotografo Pietro Groff, esploriamo le radici e l’evoluzione del suo distintivo stile fotografico. Attraverso il suo obiettivo Pietro cerca di valorizzare la bellezza che si trova nei contesti insoliti, dando vita ad atmosfere uniche ed originali. Le profonde origini del suo amore per l’arte affondano nelle serate familiari, dove il tocco magico di suo padre catturava suggestivi momenti in diapositive.
Col passare degli anni, la passione di Pietro per la fotografia è maturata, trasformando l’arte da compagna di vita a una professione. Nel percorso nel mondo della fotografia ha affrontato sfide significative, plasmando la sua personalità con fiducia in sé stesso, nei propri gusti e nelle proprie idee. Questi sono stati i solidi pilastri su cui Pietro ha costruito la sua carriera e la sua autentica vena creativa.
Qual è stata la tua principale fonte di ispirazione per iniziare a fare fotografia e come hai sviluppato il tuo stile distintivo?
Il mio amore per la fotografia ha radici profonde nelle serate in famiglia, immerse nel fascino delle diapositive scattate da mio padre. La magia dei colori, i ricordi catturati e le emozioni trasmesse da un singolo scatto hanno sempre esercitato su di me un’attrazione irresistibile.
Con il passare degli anni, ho notato che la fotografia ha iniziato a camminare al passo con ogni mio grande passo, trasformandosi da compagna di vita a professione. Ritengo che lo stile distintivo si sviluppi in modo naturale quando si è fedeli alle proprie passioni e si segue sinceramente la propria vena creativa.
Quali sfide hai incontrato nel corso della tua crescita come fotografo e come le hai superate?
La fotografia, soprattutto quella di moda, ha plasmato la mia personalità in maniera indelebile. Come in ogni campo creativo, ti costringe a confidare in te stesso, nei tuoi gusti e nelle tue idee. Le sfide più impegnative sono senz’altro quelle di mantenere fede a se stessi e al lavoro che si sviluppa ogni giorno, ma è una sfida che si supera gradualmente, migliorando costantemente e approfondendo la comprensione del proprio specifico ambito.
Puoi condividere un progetto fotografico che ritieni sia stato significativo per la tua carriera fino a questo punto, e spiegare il contesto e il significato dietro le tue immagini?
- Uno dei miei shooting preferiti è sicuramente quello scattato sulla Riviera Romagnola il Dicembre scorso.
- https://frenchfries-mag.com/fashion/2023/7/6/french-fries-6-the-traveller-bassa-stagione-fashion-story
Trovo affascinante l’idea che l’originalità sorga quando cerchiamo la bellezza anche in luoghi spesso associati esclusivamente all’estate. Valorizzare esteticamente un luogo considerato “dormiente” in quei mesi ha contribuito a creare un’atmosfera unica e originale, grazie alle peculiarità delle location che solo quel posto poteva offrire.
Photo courtesy Pietro Groff.
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