Matthieu Blazy per la SS24 di Bottega Veneta porta in passerella un’odissea di stile e libertà.
“C’era una canzone in ogni cuore, e, se il cuore era giovane, la musica sgorgava dalle labbra. C’era gioia in ogni volto, ed elasticità in ogni passo.” Queste parole di Mark Twain, tratte da “Le Avventure di Tom Sawyer,” sembrano essere la colonna sonora perfetta per descrivere la sfilata di Bottega Veneta curata dal direttore creativo Matthieu Blazy. Un’odissea, un viaggio libero e pieno di speranza, che si manifesta sia in forma fisica che mentale, un’autentica celebrazione dell’artigianalità globale. La collezione di Bottega Veneta è un’opera d’arte in movimento, un viaggio che attraversa continenti e oceani, abbracciando influenze antropiche e naturali provenienti da tutto il mondo. Questa sfilata non è solo una presentazione di abiti, ma una narrazione di trasformazione e evasione, una ricerca di ispirazione attraverso la dislocazione, il viaggio e l’immaginazione.
I modelli sfilano con una grinta e un’energia che richiamano le parole di Mark Twain. Sono visioni di gioia incarnate, con una spensieratezza contagiosa che traspare dai loro volti. In questa collezione, Bottega Veneta cerca ispirazione attraverso la dislocazione, il viaggio e l’immaginazione, affrontando gioie e avversità con la stessa determinazione. Gli archetipi dei personaggi in questa sfilata sono in costante evoluzione, in movimento, come se stessero passando dall’ordinario allo straordinario. Non sono più vincolati solo a ciò che è prodotto dall’uomo; ora integrano il mondo primordiale e naturale nei loro abiti.
La sfilata inizia con silhouette semplici e costumi da bagno in maglia, che evocano un’epoca passata. Questo rappresenta il concetto di “cambiarsi”, come se gli indossatori stessero liberandosi degli abiti delle stagioni precedenti e abbracciando una trasformazione più profonda. Gli abiti business si trasformano in capi casalinghi, naturali e primordiali. L’idea di “abito nazionale” si fonde con l'”abito internazionale”, una miscela di archetipi provenienti da tutto il mondo, simboli nomadi di umore e significato, talvolta con bandiere di luoghi immaginari.
Ma l’apoteosi di questo viaggio si trova negli accessori. Bottega Veneta presenta giornali in pelle provenienti da tutto il globo, trasformati in borse Foulard.
Le scarpe e le borse sono realizzate con fogliame tropicale, rafia e corda, ma con una lavorazione raffinata che le rende tutto tranne che usa e getta. Le Sardine oversize in ceramica e intrecciato conferiscono alla collezione un tocco inedito e audace. Ma la vera meraviglia della collezione sta nel suo invito a vestirsi senza confini. Abiti ispirati a cactus e conchiglie di Nautilus, decorati con fiori, fuochi d’artificio e formazioni rocciose, permettono a ognuno di esplorare la propria fantasia e il proprio mondo interiore attraverso l’abbigliamento. È l’incarnazione del piacere personale di trasformarsi, di essere chiunque si voglia essere, di viaggiare sia nella fantasia che nel mondo attraverso il proprio stile.
Questa collezione abbraccia la bellezza delle piccole meraviglie e dei tesori naturali, offrendo abiti senza codici, liberi da convenzioni.
È un’odissea che ci invita a esplorare l’infinito potenziale dell’abbigliamento e della moda, a abbracciare la trasformazione e a connetterci con il mondo primordiale che ci circonda. Questa collezione è un inno alla libertà di esprimersi attraverso l’abbigliamento e ci ricorda che la moda è molto più di ciò che indossiamo: un’esperienza profonda che abbraccia la nostra anima.
Photo courtesy Bottega Veneta.