Max Kobosil porta in scena la nightlife berlinese per la collezione SS 24 di 44 Label, raccontando quanto la musica torni costantemente ad essere una forte fonte d’ispirazione per la moda di ogni epoca storica.
Il linguaggio del clubwear non segue le regole della moda classica, o forse non segue le regole della moda in generale, si discosta totalmente da tutto quel mondo elegante e formale. Esiste invece una sorta di divisa per questi eventi, «per me, personalmente, si tratta di pantaloni cargo, tante borse e una t-shirt oversize», racconta Max. La libertà di espressione che si ritrova nella musica ha permesso agli artisti proveniente da questo mondo di sperimentare nella maniera più libera, unica e personale possibile. La funzionalità è fondamentale, ma si fonde ad elementi tecnici, forti messaggi culturali, sociali, politici e anche creativi. La scelta dell’abbigliamento racconta sempre un punto di vista della persona, una visione, una personalità e un’identità specifica. Anche nel lavoro di 44 Label Group si riconosce una forte estetica rappresentativa, un connubio di elementi che raccontano la storia personale e le origini del designer e dettagli che appartengono ad una community legata al mondo dello streetwear e indubbiamente del clubbing underground. La stessa parola Group descrive lo spirito di condivisione del marchio, la dimensione di comunità e famiglia solida e internazionale che caratterizza il progetto. La decisione di raccontare una visione «on tour» viene proprio dall’attitude e dallo stile di vita girovago di dj, musicisti e produttori che viaggiano per il mondo per il loro lavoro o per lasciarsi ispirare da melodie lontane. L’ispirazione al mondo utilitario e a quello dello streetwear è chiaramente evidente nell’aspetto tecnico della collezione: vi sono giubbotti bomber voluminosi dalle superfici increspate, giacche da lavoro e bermuda bucherellati, t- shirt monocolore e tuniche in tulle trasparente, felpe con cappuccio, camicie stampate. Le trasparenze e le sovrapposizioni conferiscono movimento al défilé, insieme ad uno styling altrettanto dinamico e moderno: guanti, calze e occhiali che rendono il tutto più reale e sincero. La palette colore scelta include tonalità industriali, quali nero, grigio, bianco polvere e un tocco di verde acido. Kobosil prende in prestito stampe e scritte dalla scena dei club in cui si ritrova a vivere la sua vita, scrive “access all areas” e “call my agent” utilizzando il suo logo ormai iconico su vari capi della collezione. Il parcheggio brutalista che ospita lo show è la cornice perfetta per il racconto della nuova collezione Spring/ Summer 2024, rappresentazione dello stile gorpcore e di quell’estetica dirompente e provocante dell’ambiente techno e rave. Il clubbing in ogni sua forma si riprende la scena della moda contemporanea, ispirando la visione artistico-creativa di molti giovani brand che cercano un’identità in cui riconoscersi. La cultura rave è ad oggi ancora una reale controcultura capace di abbracciare generazioni differenti e mondi anche opposti. Il progetto di moda 44 Label Group indaga la sperimentazione della club culture e della vita notturna in generale.
«Penso che che il clubbing dia alle subculture un modo per esprimersi. Può riguardare i sentimenti del momento o a volte la politica con una certa immagine o testo su una maglietta, per esempio. Molte tendenze sono nate nella scena del clubbing. Può anche essere semplice come una catena dal negozio di ferramenta intorno al collo» – Max Kobosil.
Photo courtesy 44 Label Group