Lux: il ritorno di Rosalia con un album rivoluzionario 

Rosalia ritorna ufficialmente sulla scena musicale con l’annuncio del suo prossimo album di inediti “Lux”. Un progetto che si preannuncia rivoluzionario grazie ad una ricerca sonora sperimentale che unisce stili e composizioni trasversali. Dall’opera lirica alle sonorità del flamenco per giungere alla musica elettronica e quella della tradizione religiosa. “Berghain” il primo singolo estratto riassume “candidamente” questo nuovo immaginario, completamente distaccato dal mercato contemporaneo 

Quando un artista musicale si distacca dalle regole del mercato e arricchisce la propria musica con sonorità inedite, riscrive le regole dello show business. Rosalia, cantautrice catalana, appartiene a questo gruppo di pop star che non si limitano a produrre musica come se fosse soltanto un prodotto commerciale. Lo ha dimostrato già in passato con i suoi primi album “El Mal Querer” e “Motomami”. Due progetti distanti tra loro ma che hanno influenzato enormemente la musica contemporanea. Il primo univa le sonorità del flamenco e della tradizione catalana con l’immaginario pop che diventa metafisico. Il secondo invece ha riscritto le musicalità del reagatton contemporaneo plasmato da produzioni elettroniche sempre più spinte. Pochi giorni fa Rosalia annuncia il sua nuova era creativa dominata dal lancio del nuovo album “Lux”, in uscita il prossimo 7 novembre. Il progetto si presenta come una ricerca sperimentale e innovativa, presentandoci un volto inedito della cantante spagnola.

La musica elettronica si inserirà in una narrazione spirituale d’ascensione verso un nuovo immaginario candidamente sacrale. Un viaggio verso un paradiso terreno reso tangibile da un immaginario religioso già ben radicato nella cover del progetto. Ciò che accresce la curiosità di tutto il mondo è il coinvolgimento nelle produzioni dei brani della London Synphony Orchestra. L’annuncio dell’album difatti è stato accompagnato dal rilascio sui social di uno spartito di musica classica. Il brano si è rivelato poi essere la struttura del primo singolo dell’album “Berghain” realizzato in collaborazione con Bjork e Yves Tumor. Le stratificazioni artistiche di questo progetto atteso da tutto il pubblico ma soprattutto dalla critica internazionali sono molteplici. Lingue, suoni e strutture testuali ridefiniscono i confini per una musica che si presta già a divenire culturalmente impattante. 

Lux: un vangelo dissacrante 

Un immagine candida ed evocativa ritrae Rosalia nelle vesti di una santa contemporanea ricoperta di candore e simboli religiosi. Un’effige sacra, copertina di “Lux”, che preannuncia l’immaginario e le sonorità che andremo ad ascoltare in questa nuova era. L’album combina tradizione e modernità, il sacro con la cultura pop e si presenta come un metaforico viaggio dantesco nelle emozioni disilluse del presente. Questa traversata è scandita da brani fortemente anti convenzionali in cui ricade la formazione più accademica della cantautrice. All’interno dell’album ritroviamo l’opera lirica rivisitata accompagnata dal flamenco e dalle produzioni elettroniche. È sicuramente un ritorno alle origini per Rosalia che esplora i concetti di spiritualità, purezza e affermazione individuale attraverso la tradizione.

Come i gironi della Divina Commedia, “Lux” è diviso in “movimenti. Fasi strutturate che affrontano le diverse dinamiche e tematiche preannunciate. Ogni “movimento” rappresenta una fase emotiva; dalla devozione al divino e alla fragilità sino alla difficoltà di trovare la propria identità nell’era digitale. Fra queste suggestioni la cantante si misurerà con molteplici lingue. Oltre alle spagnolo e al catalano saranno presenti il tedesco, l’inglese, l’italiano e il dialetto siciliano; in particolare nei brani “Mio Cristo” e “Focu ‘ranni”. Come affermato dall’autrice «Non è solo un album. È una liturgia sonora in cui il divino e l’umano si intrecciano attraverso la voce di un creatore che sfida i generi e le aspettative.» 

L’immaginario religioso e il singolo “Berghain”

Le ere musicali di Rosalia si differenziano per una spiccata visione estetica che diventa espressione fisica della direzione musicale scelta. In “Lux” la matrice religiosa che viene affrontata nei brani si tramuta in un immaginario sacrale già evidente dalla copertina dell’album. La cantautrice indossa un abito di Alainpaul in jersey elasticizzato che avvolge il corpo in una morsa stringente che intrappola braccia e mani. Metafora di costrizione individuale ma resa sacra dal rosario che si intravede dal capo e dal velo tecnico indossato da Rosalia. Come preludio del lancio ufficiale del progetto nelle scorse ore viene pubblicato il primo singolo dell’album “Berghain” in collaborazione con Byrok e Yves Tumor. Nel brano, grazie all’intervento della London Synphony Orchestra, ritroviamo chiari riferimenti alla musica classica di Vivaldi e Puccini.

Come un viaggio spirituale Rosalia si lancia in virtuosismi vocali estremamente controllati avvicinandosi sempre di più alla tecnica lirica. Il testo, in tedesco e spagnolo, racconta un’ascensione sofferta al divino e alla redenzione attraverso corrispondenze testuali iper contemporanee. È la contrapposizione culturale di cui parla l’autrice e che qui giustappone la sacralità con uno dei club techno più celebri al mondo. La sperimentazione musicale diventa intersecata. Il brano difatti non si piega alla volontà di diventare a tutti i costi una hit per le radio e il mercato in generale. Il risultato è un’espressione artistica sublimata che si traduce in un videoclip altrettanto articolato.

Le immagini raccontano il percorso di cura del “cuore” della protagonista oppressa dalle emozioni alienate del presente rappresentate dall’orchestra. Un climax ascendente che culmina nell’ultima scena in cui Rosalia, sentendo il suo ultimo battito, diventa una colomba ricongiungendosi con il divino. In questa narrazione la cantante fa riferimento anche all’estetica della moda sacra. Fra inquadrature che rievocano affreschi cattolici dissacrati si fanno spazio gli iconici sandali con rosario di Alexander McQueen della collezione spring/summer 2003. Le premesse creative di “Lux” hanno riacceso i riflettori sul talento di Rosalia; capace di reinventarsi e cambiare le regole della musica. 

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Ott 29, 2025

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