Miu Miu FW 2025: femminilità e cliché

Nell’ultima giornata delle Paris Fashion Week, Miu Miu ci riporta a casa. Per l’autunno/inverno 2025 infatti, fra provocazioni e discussioni, ci ritroviamo nella Milano degli anni Settanta. La riflessione sulla femminilità contemporanea (esplorata anche nell’ultimo show di Prada) è il focus principale del nuovo guardaroba immaginato dalla Signora 


Dopo aver diviso e provocato il pubblico milanese con le donne spettinate ed esistenziali di Prada, Miuccia ritorna a riflettere sul concetto di femminilità contemporanea con Miu Miu. In questo caso l’analisi stilistica pone al centro della narrazione il reggiseno, elemento identificativo e, nel caso dello show, anche divisorio. La forma conica delle coppe che si intravedono attraverso la maglieria essenziale mettono in primo piano “la curva” che più di tutte associamo alla femminilità. Il seno è ricoperto da strati di reggiseni in satin a vista, senza lasciare spazio alla più semplicistica provocazione sessuale. La donna di Miuccia, risoluta e concreta, veste un nuovo quotidiano rubando dal passato silhouette e colori. 

La collezione realizzata per l’autunno/inverno 2025 difatti sembrerebbe segnare un nuovo punto di partenza per il brand. L’estetica dell’it girl dismessa, così magnetica da portare Miu Miu alle vette del mercato mondiale, in questa nuova visione si tramuta nella più classica delle Sciure. Cardigan in lana impreziositi da maxi spille dorate, cappotti in lana cotta che va a dare sostegno anche a pesanti completi da ufficio. La pelle dei capispalla è battuta dal tempo così come quella delle nuove versioni dell’Arcadie portate rigorosamente a braccio piegato. La nuova Miu Miu girl mantiene la propria autenticità ma con un’eleganza polverosa e rinnovata che ci riporta indietro alla Milano degli anni settanta.

Sebbene questo decennio sia stato dissezionato durate tutto il fashion month con Miuccia ritrova un’applicazione stilistica più profonda e tangibile. Le gonne a tubino in satin sono indossate con i segni del ferro da stiro. In altre proposte invece si accendono dei colori saturi di un check multicolor rubato dal set di una sitcom americana. In questa visione offuscata, sincera e così appetibile per il pubblico, il corpo della donna, la sua femminilità e le sue “curve” sono nascoste dalle costruzioni di alcuni capi. La giacca, il cappotto e le pellicce crop si espandono nell’aria circumnavigando le spalle e la schiena. In un continuo gioco di contrasti e contraddizioni e di vestiti indossati appositamente a metà, ritroviamo un equilibrio di stile ancora unico del panorama mondiale.

In passerella le modelle e le amiche del brand, come Sarah Paulson, sfilano consapevoli del proprio corpo, scoperto o ricoperto da strati di lana lurex. I capelli, estensione della bellezza più ancestrale, come soliti nella narrazione del brand, sono spettinati ma anche cotonati. E così nella show vediamo riaffiorare l’iconico hair styling della principessa dello sporty e del country chic, Anna d’Inghilterra. Il suo stile, seppur non esplicitamente, sembra riecheggiare nella maglieria, nei mocassini da uomo e negli stivali ripescati dall’immaginario di Twiggy.

Fra queste numerose suggestioni culturali ed estetica la nuova femminilità di Miu Miu rispetto a quella “ugly” di Prada ha un animo più romantico, gentile e coraggioso. Forse non riusciremo mai a definire o ridefinire un unico concetto femminile e questo il brand ce lo dimostra ad ogni stagione. Divisione e provocazione, austerità e funzionalità saranno alla base di quello che, ancora una volta, sarà sicuramente il brand più desiderato del momento. 

Share

Mar 11, 2025

  • DISCOVER MORE
  • /
  • DISCOVER MORE
  • /
  • DISCOVER MORE
  • /
  • DISCOVER MORE
  • /
  • DISCOVER MORE
  • /
  • DISCOVER MORE
  • /
  • DISCOVER MORE
  • /
  • DISCOVER MORE
  • /

DISCOVER MORE

DISCOVER MORE