Grazie a tecniche innovative e ispirazioni orientali, la nail art diventa un vero accessorio, esaltando lo stile personale
Personalizzazione, individualità, originalità. Sono queste le parole chiave di un macrotrend che negli ultimi mesi ha preso sempre più piede, diramandosi in innumerevoli modalità di espressione.

Tra le ultime frontiere della personalizzazione e dell’espressione creativa rientra anche la nail art 3D, caratterizzata dalla presenza di applicazioni tridimensionali di varia natura. Lontana dall’essere ancora solo un dettaglio estetico, la nail art diventa un accessorio a tutti gli effetti, contribuendo così a raccontare lo stile personale.
La nail art da abilità artigianale a pratica tecnologica
Da semplice beauty practice, le manicure sono diventate delle forme d’arte, complesse e spesso particolarissime. Nelle stagioni più recenti, la nail art si è innalzata a forma di espressione, riflesso dell’identità personale di chi la indossa. Non solo: la manicure può ispirarsi anche a identità culturali, o addirittura movimenti sociali, la cui portata e il cui significato vengono indossati sulle unghie.

La nail art 3D rappresenta l’ultimo gradino di un processo che ha visto i design per le unghie farsi sempre più ricercati ed elaborati. Questa tecnica apre nuove frontiere, permettendo di integrare elementi scultorei e creare pattern complessi con minimo sforzo. La stampa 3D e l’Intelligenza Artificiale rendono possibili design unici, irrealizzabili a mano. La nail art evolve oltre l’abilità manuale, entrando nell’era digitale e sfidando ogni limite creativo.
Le origini del trend: il Giappone e la cultura Harajuku
Questo stile di nail art nasce dall’estetica Harajuku, ultima frontiera di un fenomeno culturale giapponese. Nato tra gli anni ’50 e ’60 a Tokyo, prende il nome dall’omonimo quartiere. Qui emergono le prime boutique indipendenti, mentre negli anni ’70 i Takenoku-Zoku diffondono look eccentrici. Da questa scena nasce una cultura vivace e personalizzata, che ispira stili come Decora, Fairy Kei, gotico-rock e Kawaii Style.

La moda Harajuku si caratterizza per un particolare street style caratterizzato da capi spesso vistosi, abbinati con originalità e una notevole ricchezza di accessori e dettagli di vario genere. Il look viene completato dalla sfera beauty, con make up a volte elaborati e nail art particolarissime e vivaci, tra cui quella 3D. Nonostante oggi la cultura Harajuku sia meno diffusa dal punto di vista dell’abbigliamento, la sua influenza è ancora presente. A conferma, questo trend si è affermato anche in Occidente, diventando una nuova frontiera dello stile.
Il Giappone è decisamente all’avanguardia quando si tratta di nail art, come testimonia la nail artist newyorkese Jay Oh, che esegue design 3D da circa dieci anni ormai. Il suo salone, Kawaii Nails (@kawaiinailsnyc su Instagram e TikTok), deriva il nome appunto dallo stile Kawaii: «Kawaii si traduce come ‘carino’ dal Giapponese, ed è stato questo a darmi l’ispirazione per dare il nome al mio brand, perché ero molto ispirata dalla nail art giapponese all’inizio».

Nonostante ora lo stile nipponico sia solo una delle sue fonti di ispirazione, Jay Oh riconosce che le artiste della manicure giapponesi «Erano già molto all’avanguardia dieci anni fa». Oggi le sue fonti di ispirazioni si sono ampliate, e comprendono anche visite ai musei per osservare opere d’arte e soprattutto sculture, in collegamento con le nuove forme della manicure tridimensionale.
Una nuova frontiera della personalizzazione
Le ragioni del successo di questo tipo di nail art sono da ricercare nel fatto che esso sposa felicemente i valori dominanti nel macro trend della personalizzazione, permettendo di aggiungere anche solo un piccolo dettaglio che rende il look più elevato in termini di espressione personale. Come una sorta di diario dei propri umori e della propria cultura, la manicure si allontana dalle forme più basiche, funzionali al perseguimento di un aspetto curato ed elegante.

La superficie dell’unghia assume la forma di una pagina su cui raccontare se stessi, la propria identità culturale e il proprio carattere, senza regole prefissate o limiti pratici di realizzazione. Le manicure diventano «Gioielli da non togliere mai», afferma Jay Oh. La nail art dunque si fa moda in tutto e per tutto, e così diventa parte di quella che è una delle più importanti forme quotidiane di autoespressione.
In cover: Sylvie Macmillan for Burberry.