Antonio Marras FW 2025: romantiche poesie 

La nuova collezione di Antonio Marras autunno/inverno 2025 celebra la lingua universale dell’arte teatrale. Un melodramma sinfonico che attraverso i ricordi e la musica pone al centro della narrazione l’heritage del direttore creativo 

La visione estetica di Antonio Marras è strettamente legata alla sua terra d’origine, la Sardegna. La collezione autunno/inverno 2025 non fa eccezione e attraverso un melodramma trasversale ci trasporta nella mitologica Alghero. Lo show si immerge nel centro storico della città e nelle sue coste ravvivate dall’energia della festa del patrono San Michele. Una compagnia catalana mette in scena “La bella d’Alghero” rafforzando il legame ancestrale fra i due popoli che condividono le origini culturali. La collezione infatti si stratifica nei riferimenti che spaziano da “La cavalleria Rusticana” di Mascagni fino ad arrivare al cult “Quell’oscuro oggetto del desiderio” di Luis Brunel.

Si delinea una sinfonia armonica in cui ogni capo diventa protagonista del palcoscenico e della proprio destino. La drammaticità di ogni dettaglio raggiunge un equilibrio romantico che oscilla fra la leggerezza degli abiti in voile e la sartorialità dei completi. Gessati, check e principe di Galles arricchiscono le fodere dei cappotti in lana e le giacche più strutturate. La sensualità femminile si riscopre nelle gonne in pelle, nei top corsettati e nelle gonne a balze che ricreano l’illusione della sovrapposizione. Ma la nota più romantica di questo viaggio verso Alghero è rappresentata dall’archetipo della rosa che ritorna in un flusso variabile su ogni capo. Il fiore dell’amore si dirama dolcemente sui jacquard dei cappotti, diventa materico sulla giacca in pelle e si impreziosisce di dettagli brillanti sui capispalla. Ritorna ancora nelle stampe grafiche degli abiti in taffetà e si colora di rosso fra le rouches degli eterei abiti da sera.

L’artigianalità magistrale del del brand si manifesta nelle numerose lavorazioni come i patch di tessuti differenti, flock e plissè. Si aggiungono inoltre disegni, schizzi e ritratti realizzati a mano sugli abiti dal direttore creativo stesso. Una metodologia analogica e autentica che, così come su una tela bianca, da vita a pezzi unici che si avvicinano all’arte figurativa più pura. «Mi appassiona dar voce a cose apparentemente mute, perché diventino abiti che parlano» dichiara Antonio Marras. Il melodramma si conclude accompagnato dalle melodie di Nada e Domenico Modugno mentre in lontananza si dissolve il dolce ricordo della magica Alghero. 

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Feb 27, 2025

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