La creatività si abbandona all’istinto dell’inconscio umano e da vita alla nuova collezione di Prada. Per l’autunno\inverno 2025 il guardaroba maschile raggiunge la dimensione dell’imprevedibilità
Quando la razionalità si sedimenta nell’ordinario, l’apatia della creatività diventa reale. L’istinto, in questa dimensione, diventa l’unico elemento salvifico capace di ricreare nuove direzioni estetiche. Miuccia Prada e Raf Simons per l’autunno\inverno 2025 lasciano defluire, senza freni, la propria creatività nel guardaroba maschile. L’imprevedibilità è il collante principale di una collezione ricca di paradossi visivi che nel flusso di coscienza dei due creativi raggiunge una sintesi armonica.

Si delinea la vera essenza dell’animo umano, senza costrizioni, immediato e forte nella sua creatività romantica. L’uomo di Prada ritorna alle origini, sia del brand attraverso la riscoperta dell’ugly chic, sia della storia dell’uomo. La moda ancestrale delle pellicce utilizzate come elemento protettivo viene riproposta nella contemporaneità. Un filo conduttore che si ramifica nei patch e nei colli di pelliccia a taglio vivo che sovrastano i cappotti in lana.

Un gioco estetico in cui forme e materia si ibridano a vicenda attraverso i contrasti cromatici delle diverse texture e della palette polverosa. L’anima vissuta della collezione, che guarda all’estetica della scena musicale indipendente, si ravviva fra i colori saturi delle stampe anni settanta. E così la tappezzeria della location realizzata da Catherine Martin invade i capispalla e gli stivali texani che catturano l’attenzione.

Le silhouette si assottigliano nei pantaloni con taglio a sigaretta e nella maglieria essenziale. La creatività difatti si libera in una danza di stili sovrapposti che si accumulano fra reminiscenze ancestrali e contrasti armonici. Quest’osmosi è parte integrante dei capi realizzati con patch in pelle che ritroviamo anche nelle nuove maxi borse. Il caos apparente che genera l’istinto è il nuovo linguaggio visivo di Prada e prende le forme di una narrazione concreta e consapevole.

I due direttori creativi infatti riescono a declinare i desideri del proprio inconscio in un equilibrio formale che rifiuta l’ordinario riscrivendone le regole. L’ambientazione industriale e la scelta musicale ricreano una dimensione rarefatta in cui Rossini, Nyman e Umebayashi ci accompagnano in questo flusso sensoriale. E così le emozioni spontanee sedimentate nell’animo umano diventano realtà grazie alla forza inesauribile della creatività più libera.
Photo courtesy Prada.