Chanel SS25: “Bellezza nell’aria”

Chanel ritorna a sfilare al Grand Palais di Parigi presentando la collezione spring/summer 2025; la seconda dopo l’uscita dalla maison di Virginie Viard 


Magia sospesa nell’aria fra la luce accecante che attraversa le vetrate del Grand Palais che all’entrata riporta il nome di madame Coco. Chanel ritorna a sfilare nell’icona location parigina di cui il brand ne è Grand Patron. Per la spring/summer 2025 il team creativo della maison realizza una collezione incentrata sull’elemento naturale più leggiadro, l’aria.

Una gabbia gigante domina lo spazio centrale senza suscitare costrizione, ma libertà. Proprio come l’intera collezione che si erge sulla leggiadria di abiti in chiffon di seta, chemisier trasparenti e pantaloni dal taglio ampio che ricreano movimenti fluidi. Un dinamismo libero che si riflette anche sulle frange dei jeans, sulle stampe multicolor e sulle piume che arricchiscono abiti in seta o eleganti coprispalla. La collezione è un’omaggio all’emancipazione femmine e a tutte quelle donne che, come Coco Chanel, hanno conquistato la propria libertà. Un “volo” artistico che il team creativo dedica a all’artista Colette, al movimento garçonne che ha segnato gli anni venti, ma non solo.

Anche a tutte quelle donne che “nell’aria” hanno fatto sentire la propria voce, ovvero le abili aviatrici, promotrici di emancipazione e affermazione personale. Un tributo che riemerge nelle giacche da aviatore con colletto peter pan, nelle tute da volo in faille di seta e negli abiti uniforme con colletti bianchi. Immancabili i tratti distintivi della maison come i coordinati in tweed che giocano con le simmetrie del corpo. Le iconiche scarpe bi-color del brand si innalzano e diventano eleganti stringate. A chiudere lo show Riley Keough, cantante e nipote di Elvis, che incanta i presenti con la sua voce mentre oscilla nell’aria su una grande altalena posta al centro della venue.

La grandissima eredità di Chanel risplende nei colori del cielo di in una collezione realizzata sublimemente dal team interno al brand. L’assenza di un direttore creativo si fa sentire soprattutto nel racconto di queste storie, ma dalle parole del CEO della maison non dovremo aspettare a lungo. 

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Ott 1, 2024

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