Tagwalk stila la classifica del 2023

Tra casualità e determinismo, un altro anno volge al termine. È questo il tempo dei dati, delle stime e delle nuove previsioni. Sulla base della puntuale classifica stilata dal motore di ricerca della moda, Tagwalk, rivediamo insieme tutti i numeri del 2023

Miu Miu conquista la vetta, posizionandosi al primo posto tra i cinque brand più di successo dell’anno. L’eleganza della direzione creativa di Miuccia, unita all’originalità dello styling di Lotta Volkova, conquista il pubblico, che accoglie il look no pants con inaspettata disinvoltura. Bottega Veneta si piazza in seconda posizione, seguito da Chanel, Celine e Dior. In pole position tra i marchi che hanno registrato una più significativa crescita, Luar, il brand dell’ex co-fondatore di Hood By Air, Raul Lopez, vincitore dell’ultimo LVMH Prize. Ispirandosi alla tradizione della propria terra d’origine, il designer dominicano esibisce una collezione frutto di un sapiente lavoro di destrutturazione delle classiche forme maschili e femminili, rivisitate in chiave futurista. Il sensazionalismo di Schiaparelli guadagna il secondo posto nella graduatoria, registrando un aumento delle visualizzazioni del 120% sulla piattaforma fashion Tagwalk. Per la prima volta, la storica casa espone il fascino surrealista delle proprie lavorazioni sartoriali sulle passerelle del pret-à-porter. E se, come dichiarato da Marisa Berenson, nipote della fondatrice, “nonna Elsa sta sorridendo da lassù”, anche noi non possiamo essere altro che contenti. Al terzo posto, con un +104%, troviamo il marchio creato nel 2006 dalle celebri gemelle Olsen, The Row. Si posiziona invece in quarta posizione il marchio di proprietà̀ della Jab Holding Company, Bally, che proprio quest’anno ha partecipato alla gara velocistica più in voga dell’ultimo decennio, quella del cambio del direttore creativo, interrompendo la collaborazione con Rhuigi Villaseñor a poco più di un anno di distanza dalla nomina. Chiude la classifica, con un +52%, l’innovativo Ferragamo di Maximilian Davis, premiato ai Fashion Awards 2023, con il British Womenswear Designer Award. 

Tra i nomi che hanno avuto il proprio debutto nel 2023, primeggiano Gilda Ambrosio e Giorgia Tordini, fondatrici e testimonial del marchio italiano The Attico. Unite dalla passione per il glamour, le it-girls frequentano gli ambienti glamour della capitale meneghina e presentano le proprie creazioni al grido “Join us upstairs”.  Sotto, la ventiseienne Dimitri Petsa, che, come di rado accade, affianca proposte concrete alle posizioni assunte dalla filosofia body positive. Attraverso l’uso di linee sinuose, nate dall’incontro tra tessuto e materia allo stato fluido, la stilista greca riesce infatti a sublimare le morbide forme del corpo femminile, esaltandone la naturale sensualità. Terza, la designer londinese Torishéju Dumi. Al quarto posto, Danial Aitouganov e Imruh Asha, creatori di Zomer. 

Nell’elenco dei brand emergenti, che hanno recentemente registrato un notevole sviluppo in termini di appeal e visibilità nel mercato, troviamo Vaillant, Marie Adam–Leenaerdt, Nensi Dojaka, Wales Bonner, Karoline Vitto e Supriya Lele.

Partiamo dalle basi. Il colore più ricercato del 2023 è stato il rosso, seguito, con un notevole stacco, dal grigio, dalle tonalità pastello, dal blu e dal giallo.  I colori chiave, che hanno maggiormente influenzato i gusti e le scelte dei consumatori nell’anno, sono il nero ed il bianco. Presenti all’appello, anche se in misura minimale, il grigio, il rosa ed il beige. 

Ed ora arriviamo ai trends più seguiti del 2023. Sul podio slip dress, bomber, camicie a quadri e gonne scozzesi. Il look anni Novanta si conferma al vertice della classifica, anche grazie agli ampi revival proposti da numerosi brand di moda. Qualche esempio? Matthieu Blazy veste la musa Kate Moss con una camicia a quadri, aperta su una semplice canotta bianca, Givenchy fa scivolare sulle sue modelle abiti in seta dalle linee pulite ed essenziali e Acne Studios realizza la versione cropped del classico bomber jacket. Al secondo posto troviamo il 2YK style, con i suoi crop top, le mini bags e l’immancabile vita bassa. Scende in terza posizione uno dei trend più in voga del precedente anno, l’utility wear. Che le cinte ed i tasconi, onnipresenti sulle passerelle del 2022, stiano abbandonando definitivamente i riflettori? Il quarto posto è occupato da ruches e pizzi di ispirazione romantica; il quinto dai mocassini, dalle polo e dai blazer tweed del preppy style. 

Il capo più acquistato, il trench coat.  

Tornano di tendenza le big shoulders. Simbolo di epoche passate, nella moda come nel cinema e nella musica, a cadenza regolare si ripresentano nei defilè. Oggi a proporle sono grandi le case, come Saint Laurent, Balenciaga e Alexander McQueen.  

Subisce un drastico crollo la sempre discussa logo mania, che già da qualche tempo tentava di tornare ai vecchi fasti con improbabili collaborazioni tra marchi di lusso e street wear.     

Conosciamo le modelle ed i modelli più presenti nelle fashion week del 2023. Con cinquantanove sfilate il primo classificato è Mamuor Majeng. Originario del Sud Sudan, ha fatto la sua prima apparizione nella collezione Primavera Estate 2022 di Balmain ed ora sfila per brand come Bottega Veneta, Amiri Menswear, Jaquemus e Fendi. Cinquantasei shows per Angelina Kendall. La “modella per caso”, come è stata definita, è brasiliana, nata a Sydney, ed è stata scoperta durante la pandemia mentre sognava di diventare medico. Dal suo debutto internazionale nella collezione A/W 2023 di Khaite a New York, ha rapidamente conquistato tutto il mondo. È nella classifica dei volti più richiesti anche il modello etiope Awwal Adeoti, presente in ventiquattro diverse passerelle, tra cui Loewe, Louis Vuitton, Ludovic De Saint Sernin e Prada.

Questo il sugo della storia. Dati chiari e semplici, che certamente possono restituirci la più precisa e veritiera rappresentazione di ciò che stiamo per lasciarci alle spalle. Mentre il nuovo anno apre le porte a giovani idee, le immagini diventano ricordi, gli eventi si fanno storia. Ed il 2023 si mostra nella sua completezza, lasciando a noi l’onere del giudizio.

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Dic 31, 2023

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