Lessico Familiare con la collezione Paltò riscrive le linee guida per un nuovo vocabolario erotico.
Lessico Familiare, il brand fondato dai giovani e talentuosi Alice Curti, Riccardo Scaburri e Andrea Petillo, il cui nome fa riferimento al noto romanzo di Natalia Ginzburg, ha presentato la collezione per la primavera-estate 2024 durante l’ultima settimana della moda a Milano con una sfilata al Cinema Beltrade. Il noto cinema d’essai meneghino, per l’occasione si è trasformato in una sorta di cinema a luci rosse, in cui i modelli hanno sfilato sotto gli occhi incuriositi degli ospiti, che come dei voyeur hanno potuto soddisfare la loro morbosa curiosità verso uno dei brand più innovativi e promettenti degli ultimi anni.
La collezione intitolata Paltò, nasce da una domanda, ovvero: Cosa c’è di più erotico di un cappotto nero lungo fino ai piedi? I capi, infatti, prendono forma in un susseguirsi di capispalla esagerati, dissonanti e pesanti, sotto i quali non c’è niente, se non intimo candido, infiocchettato e sudicio. La collezione mescola e ribalta senza apparente criterio tutti, o quasi, gli archetipi dell’outerwear. Vestaglie da camera fiorate e montoni dai colli leonini, pastrani jacquard Union Jack e trench anti-pioggia in carta da pacco, bomber frou frou e ovetti in denim slavato. Una fanfara cromatica e di forme che lentamente si spoglia e ritrova l’armonia nei cliché dell’erotismo: la biancheria intima. Scivolose sottovesti lucidissime ingigantite, calzini vezzosi in spugna malconcia, guaine fascianti con balze cotonate, doppie e triple canottiere della salute a costine, boxer agghindati e slippini leziosissimi. Le linee guida di questo nuovo vocabolario erotico si intersecano fino a smarrirsi. Sono indefinibili e soggettive come l’erotismo stesso, immaginarie e labili come fiocchi di carta sotto una pioggia battente.
Photo courtesy Lessico Familiare photographed by @ti_demuro.
