Si è tenuto ieri il MET gala 2025 che quest’anno inaugurava la mostra “Superfine: Tailoring Black Style” dedicata alla figura del black dandy. Il blue carpet, seguito in tutto il mondo, ha visto sfilare gli ospiti internazionali invitati a reinterpretare il dress code dell’evento “Tailored for you”
Un coro gospel intona a cappella “Ain’t No Mountain High Enough” sulle scale ricoperte dalla moquette blu e da una cascata di narcisi bianchi. In questa atmosfera sacrale Anna Wintour osserva insieme a Lewis Hamilton e Colman Domingo, due co-chair della serata, l’inizio del MET gala 2025. L’evento più atteso dell’anno, mitologico nella sua liturgia, ritorna come sempre il primo lunedì di maggio. Il blue carpet ci trasporta in un viaggio temporale alla scoperta del Black Dandy, una figura estetica dalla grande rilevanza culturale, protagonista della mostra di quest’anno. “Superfine: Tailoring Black Style” racconta con immagini, documenti e più di 300 capi la storia del dandismo nella comunità nera partendo dal XVIII secolo. Per la prima volta, dopo venti anni, il MET ospita una mostra interamente dedicata al menswear evidenziandone così l’importanza storico-culturale.
L’evento inaugurale, le cui immagini hanno fatto il giro del mondo, ha visto protagonisti artisti, celebrity e direttori creativi che hanno dovuto reinterpretare il dress code “Tailored for you”. Una sfida soprattutto per il guardaroba femminile che, mai come quest’anno, si è spinto oltre le canoniche scelte stilistiche. Il tailoring è stato senza dubbio il fulcro centrale della ricerca estetica per moltissimi creativi. Le maison più presenti sul blue carpet difatti sono state il Louis Vuitton di Pharrell, il re del tailoring americano Tom Browne e Marc Jacobs con la sua visione estrosa. Le reinterpretazioni del black dandy e della Zoot Suits sono state molteplici e non sempre vincenti. Rivediamo i look che hanno conquistato l’edizione 2025 del MET gala fra omaggi culturali e spirito d’appartenenza.
Rihanna in Marc Jacobs
Ancor prima del blue carpet Rihanna aveva già vinto la serata canalizzando su di sé tutta l’attenzione mediatica. Una serie di foto trapelate online hanno rivelato infatti la terza gravidanza della cantante. E così dopo circa un’ora Rihanna arriva al MET avvolta da un completo gessato e destrutturato che metteva in risalto il ventre ricolmo d’amore. Il look realizzato da Marc Jacobs è composto da un blazer cropped, un morbido corsetto e una maxi giacca indossata al posto della gonna. Rihanna riesce ad incarnare lo spirito eclettico del black dandy conquistando, ancora una volta, l’amore di tutti.
Colman Domingo in Valentino
L’attore americano e co-chair della serata Colman Domingo in Valentino rende omaggio al dandy per eccellenza della moda, l’icona di stile Andrè Leon Talley. Una figura leggendaria del fashion system che per una sera rivive su quello stesso red carpet attraversato da lui stesso infinite volte. Colman Domingo arriva ricoperto dai maxi plissé di un mantello blu cobalto arricchito da applicazioni preziose, ricami e piume. Un chiaro riferimento alla cappa blu indossata da Talley durante il MET gala 2011 dedicato ad Alexander McQueen. Il look dell’attore però risulta stratificato e così la cappa rivela un completo spezzato con giacca doppiopetto a quadri bianchi e neri. La spilla in seta a forma di fiore si sposa armoniosamente con il foulard a pois disegnati a mano. Un perfetto dandy contemporaneo graziato dall’opulenza della visione di Alessandro Michele.
Zendaya in Louis Vuitton
Una delle celebrity più amate e attese del MET gala resta come sempre Zendaya, la giovane attrice divenuta negli ultimi anni un’inarrestabile icona di stile. Anche per Zendaya il look Louis Vuitton disegnato per lei da Pharrell rappresenta un omaggio nostalgico e, in qualche modo, premonitore. Il completo total white con cravatta e cappello a banda larga è un chiaro riferimento allo stile di Bianca Jagger negli anni settanta, ma non solo. Scavando nei riferimenti più autentici e legati al tema della serata risulta ovvio l’omaggio ai look di Diana Ross indossati sul set di “Mahogany”. Un incontro estetico fra la giovane attrice e la leggenda della musica che, come per magia, si materializza anche sulle scalinate del MET.
Lewis Hamilton in Wales Boner
Uno dei look maschili più in vista e curato della serata è stato sicuramente quello indossato dal co-chair dell’evento Lewis Hamilton. Il campione di Formula 1 sceglie un completo avorio realizzato da Wales Boner, ricco di riferimenti allo stile dandy e alla black culture di Harlem. La giovane designer inglese, co-curatrice della mostra, riesce a ricreare una narrazione “ancestrale”. Una sintesi estetica che si riversa nei numerosi dettagli di stile come le conchiglie ricamate e le spille realizzate appositamente per l’occasione.
Teyana Taylor in Marc Jacobs
Invitata speciale di Vogue Magazine e corrispondente sul blue carpet Teyana Taylor si presenta come una “rosa di Harlem”. Un trionfo di heritage e riferimenti culturali accompagnati dai volumi estremizzati del look di Marc Jacobs. Il durag si estende in uno strascico plissettato infinito mentre il completo da esteta in velluto rosso viene ricoperto da ricche applicazioni. Un trionfo di stile dove l’eccesso si rivela vincente e assolutamente in linea con la vera essenza del dandismo nero.
Willy Chavarria e Maluma
Politico e talentoso, Willy Chavarria rappresenta forse l’unica voce contemporanea più vicina allo spirito del black dandy. Il tailoring del designer messicano difatti si erge su chiari riferimenti alla Zoot Suits, indossata anche nella comunità latina dei Chicanos. Un’identità ben definita che sul blue carpet viene reinterpretata nel modo più canonico, ma forse quello più autentico. Chavarria indossa una lunga giacca rosa confetto sui classici pantaloni baggy della Zoot suits; la cravatta verde e il cappello a banda larga arricchiscono ulteriormente il look. Il designer viene accompagnato da Maluma che indossa una variante del completo di Chavarria in broccato verde e blu.
Lana del Rey in Valentino Haute Couture
Lana del Rey ritorna ad incarnare la visione onirica e romantica di Alessandro Michele e il suo nuovo Valentino. In pieno stile old hollywood glamour la cantautrice si presenta sul blue carpet indossando un abito della collezione Haute Couture Vertigineux. La parte superiore del look in velluto nero lascia scoperta la schiena, “nascosta” soltanto dal tulle ricamato. Dalla vita bassa esplode una gonna a trapezio dai volumi infiniti mentre una spilla a forma di alligatore si confonde fra i riccioli dell’hair styling vintage. Un chiaro e romantico riferimento al nuovo Mr. Del Rey, guida naturalistica nelle paludi del sud degli Stati Uniti.
Charli XCX in Ann Demeulemeester
Decadenza e provocazione sono gli elementi più magnetici del look scelto da Charli XCX, realizzato da Stefano Gallici di Ann Demeulemeester. In un omaggio allo stile di Janet Jackson la pop star costruisce il proprio look partendo da una giacca da smoking cropped che rivela un gilet ricoperto di piume nere. Lacci, organza e trasparenze sintetizzano perfettamente lo spirito di Charli e il DNA Ann Demeulemeester, riportato egregiamente nel presente da Stefano Gallici.
Doechii in Louis Vuitton
La rapper rivelazione dell’anno Doechii era sicuramente una delle ospiti più attese dell’evento per via delle sue scelte stilistiche improntate sull’heritage della black community. Per il MET la rapper sceglie un completo Louis Vuitton da uomo composto da un frack con logo all-over e pantaloncini con stampa damiere. Un dandy contemporaneo declinato in un’accezione camp ma sempre legata ad un’eredità importantissima. Il bianco panna del look contrasta perfettamente il burgundy del foulard legato al collo e delle Mary Jane sportive.
Zoe Saldana in Tom Browne
L’attrice premio oscar debutta sul blue carpet del MET indossando uno dei look più riusciti della serata. Zoe Saldana sceglie la sartorialità americana di Tom Browne che realizza per lei un look ibrido e complesso. La camicia a costine del completo classico diventa un unico abito da sera in cui il gilet si presenta come un’inserzione decorativa. I bordi delle proporzioni estremizzate, tipiche della visione di Browne, vengono delineati da una serie infinita di bottoni decorativi. Il risultato è il perfetto ibrido stilistico fra il guardaroba femminile e i capi del completo maschile.