L’antropologia estetica di Luigi Ghirri.

Nell’ambito del MILANOPHOFESTIVAL, una rassegna di 90 opere curata da Giovanni Chiaramonte e ideata da Camillo Fornasieri, direttore del CMC, in collaborazione con CSAC Università di Parma, rende omaggio a uno dei grandi maestri della fotografia italiana: Luigi Ghirri.

La mostra, intitolata “Luigi Ghirri – Nostalgia del futuro. L’immagine necessaria”, rappresenta una primizia per Milano, dopo la mostra del 2018 alla Triennale dedicata alla fotografia di architettura.

La mostra offre una ricognizione completa sull’antropologia estetica della fotografia di Ghirri, mostrando fotografie tratte da diverse raccolte come “Paesaggi di cartone”, “Colazione sull’erba”, “Infinito”, “Viaggio dentro un antico labirinto” e l’iconica serie “Infinito”. Inoltre, si potranno ammirare per la prima volta le polaroid di grandi dimensioni (800x600cm), prodotte con una speciale macchina e esposte nello studio Polaroid di Amsterdam. Queste polaroid rappresentano sogni, ironici ricordi e raffinate composizioni messe in scena da Ghirri.

La mostra si configura come un evento culturale di straordinaria importanza, soprattutto in un periodo di crisi e transizione come quello attuale, in cui si cerca di ritrovare il senso del canone visivo e di individuare novità che ci rappresentino come individui e come comunità. La mostra ripercorre la costante ricerca dell’autore di fronte alla frammentazione dell’immagine nella potente comunicazione di massa, alla ricerca dell'”Immagine necessaria” – come definita da Ghirri – che rappresenta un atto consapevole del presente che deve rispondere al passato, alla bellezza delle civiltà e osare costruire il futuro.

In un mondo in cui tutto sembra essere già superato dal cosiddetto “mondo della simulazione”, in cui tutto ha bisogno del prefisso “post” o “iper”, Ghirri ci invita a riflettere sulla potenza delle immagini e sulla necessità di recuperare un senso di meraviglia e stupore di fronte ad esse. In un’epoca in cui il frammento, le libere associazioni, la schizofrenia, l’indifferenza e il paradosso sembrano essere esauriti, la mostra di Ghirri ci invita a cercare un’immagine possibile, in grado di produrre ancora stupore e meraviglia.

Luigi Ghirri, con la sua visione unica e il suo approccio estetico, ci ha lasciato un importante eredità artistica. Questa mostra rappresenta un’opportunità unica per riscoprire e apprezzare il lavoro di uno dei più influenti fotografi del nostro tempo. Un’esperienza immersiva che ci porta ad affrontare le sfide della comunicazione visuale nel presente, ma che ci spinge anche a immaginare il futuro dell’arte fotografica.

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Dic 4, 2023

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