Charles Jeffrey Loverboy rielabora la ribelle innovazione tipica della moda britannica tramite l’intelligenza artificiale per la SS24.
“God save the king” recita l’inno nazionale inglese dalla morte della regina più amata del pianeta. Questo cambio di guardia non ha portato solo alla leggera ma significativa modifica della loro bandiera musicale ma, ovviamente, al potere del nuovo monarca; ora Re Carlo III rappresenta l’Inghilterra nel mondo e per gli inglesi questo è un momento di profondo cambiamento, e quindi di grande incertezza.
Con “The New Caroleans”, durante l’ultima MFW, Charles Jeffrey Loverboy ha dato un’immagine concreta a questa insicurezza nazionale, lanciando una collezione che rappresenta l’Inghilterra a partire dalle sue radici ad oggi, unendo elementi tipici del diciassettesimo secolo con silhouette e fabbricazioni contemporanee. Il tartan si unisce ai colori acidi per regalarci una nuova visione dell’abbigliamento sportivo, e il tutto viene completato da elementi ispirati ad armature costruite dalle ceramiche di pre-loved Wedgwood, lanciando anche un indizio sulla loro futura collaborazione in una capsule collection.
Charles Jeffrey Loverboy rielabora la ribelle innovazione tipica della moda britannica tramite l’intelligenza artificiale, utilizzando tecnologie di image generation, e trasformando la tipica divisa dei Caroleans del 1600 in abbigliamento sportivo high-tech. Come abbiamo potuto vedere, trasferire la propria casa a Milano non ha snaturato l’anima britannica del brand, ma ancora di più ha permesso al marchio di aggiornare il proprio database d’ispirazione, così da seguire una strada e mantenere un’anima ben precisa. LOVERBOY abbraccia il futuro della sua nazione e di un potere radicale queer nascondendo nella sua nuova collezione un manifesto, una “dichiarazione sartoriale d’intento”; lascia che siano i suoi spettatori ad indossare la corona e lancia a tutta la sua nazione natale e ad al suo pubblico, un profondo messaggio di speranza.
Photo courtesy Charles Jeffrey Loverboy.